Antiterrorismo, ok fiducia Senato. Tutte le novità del decreto legge
Pene più dure per i foreign fighters: il decreto antiterrorismo è legge: con 161 voti favorevoli, 108 contrari e un astenuto il Senato ha approvato la fiducia. Il provvedimento era stato approvato in primain prima lettura dalla camera il 31 marzo scorso ed ora è stato convertito in legge.
Tra i 161 ‘sì’ ci sono anche quelli di Sandro Bondi e Manuela Repetti, usciti da Forza Italia in polemica con le scelte del partito e ora nel gruppo misto.
Il provvedimento, insieme alla proroga delle missioni internazionali, rafforza la normativa penale sul terrorismo internazionale e assegna al procuratore nazionale Antimafia la direzione delle inchieste sul terrorismo.
Tra le misure approvate compare, nel codice penale, il reato di ‘organizzazione di trasferimenti per finalità di terrorismo’ che mira a colpire i ‘foreign fighter’ con la reclusione da cinque a otto anni, per i ‘lupi solitari’ che progettano attentati in Italia, la pena va da i cinque ai dieci anni.
Novità decreto legge antiterrorismo
Per i foreign fighters la norma interviene sulle disposizioni del codice penale relative ai delitti di terrorismo, anche internazionale, per punire con la reclusione da 3 a 6 anni,coloro che si arruolano per il compimento di atti di violenza, con finalità di terrorismo.
Propaganda sul web. Vengono introdotte misure per il contrasto alle attività di proselitismo attraverso dei ‘foreign fighters’: quando i reati di terrorismo, l’istigazione e l’apologia del terrorismo sono commessi tramite strumenti informatici e telematici, sono previste aggravanti di pena. La polizia postale dovrà tenere aggiornata una black-list dei siti Internet che vengano utilizzati per la commissione di reati di terrorismo.
Per quanto riguarda invece i traffico telefonico, per le sole indagini sui reati di terrorismo, i dati relativi al traffico telefonico e telematico, a partire dall’entrata in vigore del decreto saranno conservati dal fornitore fino al 31 dicembre 2016.
E’ autorizzata inoltre l’intercettazione preventiva sulle reti informatiche degli indagati di reati di terrorismo internazionale, mentre i Servizi saranno autorizzati a infiltrarsi nelle carceri italiane, per prevenire l’arruolamento di terroristi.
Con il decreto si inseriscono inoltre nel codice penale due nuove contravvenzioni, relative alla detenzione abusiva di precursori di esplosivi e alla mancata segnalazione all’autorità di furti o sparizioni degli stessi.
Dal 30 giugno di quest’anno il contingente militare per il controllo del territorio potrà essere aumentato di altre 300 unità (attualmente il tetto è fissato a quota 3 mila).
Le azioni anti terrorismo sono estese anche alle operazioni di contrasto del traffico di migranti nel Mediterraneo. Sono stati stanziati oltre 40 milioni di euro per l’operazione ‘mare sicuro’, per prevenire attacchi terroristici contro pescherecci e navi commerciali. Mentre per gli scafisti è introdotto l’obbligo di arresto in flagranza.
Ilaria Porrone