Il Pd chiede le dimissioni di Spacca
Richiesta di dimissioni per Gian Mario Spacca, il governatore delle Marche, che, alla guida di una coalizione di centrosinistra, ha deciso di candidarsi alle regionali con Fi e Ncd. Oggi alle 15.00, il capogruppo del Partito Democratico, Mirco Ricci, insieme ai Capigruppo del centrosinistra, ha depositato formalmente all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale delle Marche la mozione di sfiducia. Solo ieri il Pd aveva annunciato il ritiro dei cinque assessori dem della Giunta guidata da Spacca, la cui scelta, secondo il Pd marchigiano, rappresenta un tradimento del mandato e della fiducia dei suoi elettori.
Spacca, la cronistoria
“È il Pd che ha tradito, offeso e continua ad offendere i cittadini anche in queste ore. I suoi attuali dirigenti sono i veri traditori degli elettori, dopo aver abbandonato e sancito la fine di un serio progetto di buongoverno per le Marche. Da oltre un anno i dirigenti del Pd si oppongono al proseguimento di un’esperienza di collaborazione della sinistra con il mondo moderato e dei ceti medi produttivi durata da oltre un decennio, tradendo l’ambizione di unire la cultura popolare e cattolica con quella progressista. Il Pd ha chiuso così la porta in faccia ad un decennio. Il vulnus, dunque, è dentro lo stesso partito che ha abbandonato questo progetto di collaborazione che prescindeva dalla mia personale vicenda”. Così il governatore Gian Mario Spacca ha replicato dopo la mozione di sfiducia del centrosinistra. Spacca aveva rotto con il Pd da tempo. Il motivo? La mancata ricandidatura (per un eventuale terzo mandato): il centrosinistra gli ha infatti preferito il vincitore delle primarie Luca Ceriscioli (Pd). Da qui la decisione di Spacca di ricandidarsi con un’altra formazione (Marche 2020) questa volta sostenuto da Ncd e Forza Italia.