Migranti, è il giorno del Consiglio Ue. Tripoli: “Ci opporremo alla distruzione dei barconi”
Nel giorno del consiglio Ue sul tema dei flussi migratori nel Mediterraneo, convocato d’urgenza dall’Italia dopo l’ecatombe del Canale di Sicilia, i leader dell’Unione Europea sono chiamati ad adottare misure significative per far fronte all’emergenza Nord Africa. Da Lubiana, il Presidente Mattarella ieri ha invitato la Ue a farsi carico della situazione drammatica della Libia, sia “aumentando gli sforzi di mediazione dell’Onu”, sia con altre veloci misure.
Mattarella ha spiegato che le ultime tragedie in mare hanno reso “in maniera crudelmente evidente quanto sia grave il fenomeno” e quanto sia urgente fermare questi “indegni mercanti di esseri umani”. “La situazione attuale – ha evidenziato il Presidente – permette la formazione crescente di insediamenti terroristici”.
Renzi: “Sui barconi non solo famiglie innocenti”
Della necessità di un approccio alla questione libica in chiave antiterrorismo ha parlato anche Matteo Renzi in un lungo editoriale pubblicato sul New York Times. “La Libia – scrive il premier – rappresenta un sfida cruciale: il 90 per cento dei migranti che raggiungono l’Italia passa da questo Paese. La Libia è martoriata non solo dall’instabilità interna, ma anche dal terrorismo internazionale”, e in particolare dall’Isis, che “sta approfittando del caos creato dalla guerra civile”.
“Non tutti quelli che si trovano sui barconi dei trafficanti di uomini sono famiglie innocenti”, avverte Renzi: “Noi dobbiamo continuare nello sforzo in Nord Africa per spazzare via questa minaccia e continuare a lavorare sul piano politico e diplomatico per favorire la ricostruzione in Libia”. Di fronte ad una tragedia come quella di domenica, ha poi aggiunto Renzi da Bruxelles, “l’Europa deve mostrare il suo volto più solidale. Se non lo facesse perderebbe un’occasione”. “Sono ottimista sul fatto che possiamo portare a casa il segno che finalmente qualcosa in Europa è cambiato: dai primi contatti che ho avuto penso di poter dire che ci sono tutte le condizioni per farlo” ha concluso il premier.
Consiglio Ue: i punti cruciali della bozza
La bozza del vertice Ue circolata nelle ultime ore verte su alcuni punti cruciali. Tra questi: distruzione dei barconi prima che questi vengano utilizzati dai trafficanti; “preparazione di possibili operazioni di sicurezza e difesa” sotto l’ombrello dell’Onu; rafforzamento delle operazioni Triton e Poseidon con risorse raddoppiate per il 2015 e il 2016; potenziamento di risorse e mezzi legati a Frontex (l’agenzia che ha il ruolo di coordinare il pattugliamento delle frontiere esterne aeree, marittime e terrestri degli Stati Ue, ndr); aumento degli aiuti a Tunisia, Egitto, Sudan, Mali e Niger per il controllo delle frontiere e la prevenzione dei flussi irregolari.
Bozza Ue inadeguata per la Cei
La bozza Ue è stata oggetto di critiche da parte della Cei. Per il segretario della Conferenza Episcopale, Nunzio Galantino, “è arrivato il momento in cui si devono percorrere tutte le strade, si devono adottare tutte le soluzioni per evitare altre tragedie come quella del Canale di Sicilia ma l’immigrazione è un problema complesso e non può quindi essere risolto con una semplificazione con l’affondamento dei barconi che può essere soltanto un passo”.
Tripoli: “Ci opporremo alla distruzione dei barconi”
Anche il governo di Tripoli si è detto contrario al proposito della Ue di distruggere le imbarcazioni degli scafisti: “Il governo di Tripoli non accetterebbe mai che l’Europa bombardi presunte basi di trafficanti di esseri umani. Tripoli si opporrà”, ha detto il ministro per gli Affari esteri del governo di Tripoli, Muhammed El-Ghirani, il quale chiede: “Come saprete se verrà colpito un innocente o uno scafista?”.
Nuovi sbarchi ad Augusta
Gli arrivi, intanto, proseguono senza sosta. Ad Augusta in mattinata sono sbarcati 447 migranti egiziani di età compresa tra i 21 e i 33 anni. Si trovavano a bordo di un peschereccio intercettato al largo della Grecia. Sei i presunti scafisti fermati su disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa.
Mattarella: “Inaccettabile Mediterraneo sia cimitero”
“È inaccettabile che il Mediterraneo diventi un grande cimitero, un posto di sepoltura per chi cercava una vita migliore e scampo dalle carestie. È una condizione inaccettabile per chiunque abbia a cura la civiltà umana”. Lo ha detto il Presidente Sergio Mattarella parlando a Zagabria durante una visita ufficiale in Croazia.