Terrorismo Francia: 5 gli attacchi sventati negli ultimi mesi
Terrorismo Francia: il premier francese Valls ha reso noto che sono in tutto 5 gli attentati sventati da gennaio in poi.
Attacco alle chiese
Il premier francese Manuel Valls, dopo l’arresto di un 23enne franco-algerino di nome Sid Ahmed Ghlam, ha dichiarato che è stato sventato un “complotto contro i crisitiani di Francia”. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il giovane aveva in progetto di replicare la strage alla redazione della rivista satirica Charlie Hebdo e quella al supermercato Kosher attaccando una chiesa, forse di più, a Villejuif, banlieue della capitale. D’altra parte la Conferenza Episcopale Francese, con un comunicato, ha fatto sapere di ritenere “prematuro un rafforzamento delle difese dei luoghi di culto cattolici”.
Ghlam, che nel 2014 aveva espresso la volontà di andare a combattere in Siria, a quanto riferiscono i media francesi in casa aveva un vero e proprio arsenale comprendente esplosivi e kalashnikov. Ora si cerca quello che si sospetta essere un suo complice. Il presidente Hollande ha commentato l’avvenuto arresto dicendo che “siamo sempre sotto attacco terroristico, dobbiamo essere vigili”, precisando poi che l’operazione anti-terrorismo “Vigipirate” è mantenuta a livello massimo sin da gennaio.
Massima allerta
Valls, congratulandosi con i reparti anti-terrorismo, ha reso noto che dall’attentato alla redazione di Charlie Hebdo sono stati almeno 5 gli attacchi sventati in tutta la Francia, compreso l’ultimo che aveva come bersaglio una chiesa parigina. A proposito di quest’ultimo, Valls ha precisato che “un tipo come Ghlam non agisce da solo, dietro di lui c’è un’organizzazione, un supporto logistico”. Ipotesi maggiormente accreditata: il giovane riceve ordini dalla Siria. Tuttavia, non sono stati forniti maggiori particolari sul tipo di organizzazione di cui si sospetta il coinvolgimento.
Al momento il personale deputato alla prevenzione degli attacchi terroristici sul territorio francese ha raggiunto il numero di 10mila unità. Impiegate sia in monitoraggi statici che in pattugliamenti, non verranno smobilitate almeno fino all’estate. Prima della strage di Charlie Hebdo erano 2500, quattro volte meno. Sin dal 7 gennaio gli organi di sicurezza francese garantiscono la sicurezza di circa 830 obiettivi ritenuti sensibili che oltre a palazzi governativi e sedi diplomatiche comprendono anche redazione di giornali e soprattutto luoghi di culto.