Riforme, la stampa estera promuove Matteo Renzi
L’approvazione dell’Italicum a Montecitorio ha rappresentato oggetto di interesse e dibattito anche oltreconfine. Numerosi, infatti, sono stati i commenti arrivati dai quotidiani di tutta Europa, la maggior parte dei quali hanno riservato parole di elogio per la legge elettorale e per Renzi, il cui principale merito sarebbe quello di aver dato un nuovo impulso dinamico alla politica italiana.
Financial Times: “Positiva accrescere poteri del governo”
In particolare, il Financial Times evidenzia come la nuova legge elettorale punti a chiudere con “l’ossessivo sistema di pesi e contrappesi che ha regolarmente prodotto coalizioni di governo instabili” nonché ad “accrescere il potere dell’esecutivo di solito debole”, che – allo stesso tempo – potrebbe rivelarsi deleterio, con il rischio di un potere eccessivo concentrato nelle mani del governo.
Il limite maggiore di Renzi, per il quotidiano londinese, sarebbe quello di “non essere arrivato al potere direttamente dopo un’elezione legislativa”. Tuttavia (e malgrado ciò) l’azione politica intrapresa finora dal presidente del Consiglio viene giudicata molto apprezzabile dal Financial Times, che si spinge perfino a consigliare Renzi: “Assicurarsi un sostegno diffuso dell’opinione pubblica e non consentire ai suoi critici di presentare i cambiamenti come golpe costituzionale prima di spingere altre riforme delle istituzioni del paese”.Tutto fa pensare che Renzi abbia accolto con estrema soddisfazione tale endorsement, visto il prestigio internazionale di cui gode il Financial Times, che già in passato aveva speso parole di stima e incoraggiamento nei confronti dell’ex sindaco di Firenze.
Handelsblatt: “Renzi ha fatto tanto in poco tempo”
Apprezzamenti giungono anche dalla Germania. Nello specifico, è il quotidiano economico-finanziario Handelsblatt a lodare il presidente del consiglio: “Riforma del lavoro, riforma della pa, riforma della costituzione, abolizione di fatto del Senato e di 140 province, e ora anche la riforma elettorale. Renzi ha fatto negli ultimi 14 mesi più riforme di tutti i suoi predecessori insieme”. Incoraggiante ma meno entusiastico il giudizio della Süddeutsche Zeitung, che titola il pezzo con un significativo “Die Stunde des Reformators” (“l’ora dei riformatori”. “La nuova legge elettorale – scrive il quotidiano bavarese – è una vittoria importante per il premier Renzi. Ha dimostrato che dopotutto l’Italia può riformare. Ma il lavoro è appena iniziato”.
Le Monde ed El Pais: “Renzi ha rotto l’immobilismo italiano”
Da oltralpe giungono poi i commenti di Le Monde (che parla di una “piccola rivoluzione culturale” finalizzata a “mettere fine a una caratteristica tipica della vita politica italiana: l’instabilità governativa”) e di Les Echos, secondo cui la riforma elettorale rappresenta “una vittoria di forza sulla stagnazione atavica della classe politica italiana”.
Dibattito aperto, infine, anche in Spagna, il cui sistema elettorale rappresenta per certi versi proprio il modello a cui si ispira l’Italicum. El Pais, il popolare giornale progressista, vi dedica addirittura un editoriale sulla home page del proprio sito internet. Per El Pais, si tratta di “un passo fondamentale ed essenziale nell’ambizioso e necessario programma di riforme che il leader del centro-sinistra tenta di portare avanti e che mira a trasformare in meglio il panorama politico e sociale della più grande economia, insieme a quella spagnola, dell’Europa del sud”.
Per il quotidiano spagnolo, Renzi “ha mostrato iniziativa politica e, soprattutto, l’energia necessaria per far passare un provvedimento di cui egli era un convinto sostenitore”. Ma le lodi da Madrid non finiscono qui. L’Italicum, secondo El Pais, sarebbe la giusta “formula per salvare la democrazia rappresentativa evitando, da un lato, la tentazione autoritaria a preferire la stabilità alla rappresentatività e, dall’altro, il canto delle sirene del populismo”. Renzi – conclude il giornale iberico – “ha fissato un percorso per l’Italia e gli altri paesi. Un campione di leadership”.