Mammografie: si infiamma la polemica dopo l’attacco di Grillo a Veronesi
Beppe Grillo ha fatto scoppiare una nuova polemica, questa volta non riguardante la politica ma la scienza: il leader del M5s ha infatti accusato Umberto Veronesi di pubblicizzare le mammografie – delle analisi molto importanti per la prevenzione del cancro al seno – per ricavarne vantaggi personali. L’attacco, lanciato ieri ad Assisi durante la marcia per il reddito di cittadinanza, ha chiaramente suscitato le reazioni di alcuni noti esponenti della comunità scientifica.
Grillo: “Le donne fanno le mammografie perchè si informano male”
“Lui ripete di continuo alle donne di farne. Probabilmente Veronesi parla così per avere sovvenzioni per il suo istituto. Dicono che bisogna fare una mammografia ogni due anni e le donne la fanno perchè si informano male, leggono Donna Letizia, del resto la differenza di mortalità tra chi le fa e chi non si sottopone alla mammografia ogni due anni è di due su mille. Certo è qualcosa, ma comunque pochissimo.”Queste le dure parole di Beppe Grillo che hanno fatto infuriare in primis il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Mammografie: le reazioni e l’indignazione di De Masi e Boncinelli
A seguito degli attacchi il sociologo Domenico De Masi ha parlato di “oscurantismo” nelle idee dell’ex comico e del suo gruppo politico, il quale si traduce in una paura immotivata nei confronti del progresso scientifico: “C’è un’ombra di oscurantismo in questo ragionamento. Quando arrivò l’energia elettrica, certi parroci terrorizzavano le povere donne di campagna sostenendo che la luce artificiale faceva abortire. E così avvenne con i primi telai meccanici. Per fortuna, stiamo vivendo in un’era in cui il rapporto con le tecnologie è buono. L’informatica ci ha viziati, certi trastulli non solo ci divertono ma ci fanno parlare subito con chi vogliamo, magari guardandolo su uno schermo. Tutto questo ci fa risparmiare tempo e soldi”, ha detto De Masi. Si è poi mostrato scettico riguardo la pericolosità del “seguito” che possono avere certe idee di Grillo & Co., tanto da escludere che “donne normali, mediamente informate grazie appunto alle nuove tecnologie, possano dargli retta”. Il sociologo si è anzi mostrato maggiormente critico per quanto riguarda le accuse a Veronesi, in quanto personaggi del suo calibro per De Masi dovrebbero essere sempre “protette dalle polemiche”.
Nemmeno Edoardo Boncinelli ci è andato leggero: “Sostenere che le donne non debbano ricorrere alla mammografia non solo è criminale ma è anche pericolosissimo”, ha affermato il noto genetista. Ma la sua critica è andata anche oltre, perchè per Boncinelli la politica non si dovrebbe occupare di certe questioni o dare pareri su cose molto importanti e molto fuori dalla competenza di deputati e senatori. “In Italia tutto è politica” – ha tuonato Boncinelli- La politica è presente in tutti i Paesi ma da noi è ovunque, dalla ricerca scientifica all’arte. E poiché la politica è un’astrazione, allora tutto passa attraverso i politici. In questo preciso caso, ritengo delinquenziale lanciare un’accusa in chiave politica contro la ricerca scientifica e la prevenzione che è uno strumento di affrancamento dalle ingiustizie e dai pericoli”.
Mammografie, Odifreddi affonda il M5s: “Sembra nutrirsi di un’ideologia new age”
Ad esprimersi in maniera critica contro le affermazioni di Grillo è stato anche Piergiorgio Odifreddi, matematico e saggista vicino a molte battaglie del M5s, il quale è rimasto fortemente deluso dall’attacco a Veronesi. “Grillo sicuramente capta molti malumori che anch’io ritengo doverosi nei confronti della classe politica tradizionale. E figuriamoci se io posso avere simpatia per il ministro Beatrice Lorenzin, esponente del governo Renzi… Ma quando Grillo afferma certe cose, sono costretto mio malgrado a darle ragione. Non si può scherzare con una malattia come il cancro, non si può scherzare con la prevenzione, che è una conquista“, ha affermato Odifreddi, per poi continuare sostenendo che “quando Grillo affronta certi temi svela un’ignoranza abissale. E simili sparate populiste attirano l’attenzione di chi nutre sospetto per le tecnologie contemporanee, quindi per le visite preventive che spesso sono anche costose”. Secondo il matematico la presunzione e aggressività con cui Grillo spesso tocca certe questioni molto delicate non fanno che affondare la reputazione del Movimento. Ritiene infatti che “Il Movimento 5 Stelle sembra nutrirsi di una specie di ideologia new age, prova ne siano alcune deliranti teorie sul futuro dell’umanità care a Casaleggio. E tutto questo danneggia il Movimento. Gli sottrae le simpatie di chi è bene informato, ragiona col proprio cervello e magari condividerebbe tante giuste battaglie veramente politiche”.