Da Palazzo Chigi a Eataly: Andrea Guerra nuovo Ad dell’impresa di Farinetti
Il consulente strategico di Matteo Renzi, Andrea Guerra, lascia Palazzo Chigi per approdare a Eataly, dove ricoprirà la carica di amministratore delegato. A riferirlo, un articolo comparso, oggi, sul Fatto Quotidiano.
Guerra lascia Palazzo Chigi dopo cinque mesi
L’ex Ad di Luxottica passa all’impresa di Oscar Farinetti, in procinto di lasciare ai figli Eataly, che, come ha sottolineato il foglio diretto da Padellaro, “vuole invadere i mercati asiatici con la distribuzione italiana e prepara la quotazione in borsa”. Proprio alla quotazione in borsa, continua il Fatto, sarà legata una “parte variabile” dello “stipendio fisso”, giudicato “non enorme per le sue abitudini”.
Guerra era stato chiamato da Renzi nello scorso dicembre e al di là della sua consulenza sulla questione Ilva, il suo nome era circolato per alcuni incarichi rilevanti, per i quali entrava da papa in conclave e ne usciva da cardinale. “Ha seguito la vicenda Ilva”, scrive il foglio di Padellaro,”poi l’anno esautorato. Ha studiato la riforma Rai, poi l’hanno disegnata Antonio Campo Dall’Orto e il sottosegretario Antonio Giacomelli. Ha sfiorato la questione infrastrutture Telecom, poi i presunti decreti, compilati per imbeccare i giornali, li scriveva il vicesegretario generale Lele Tiscar”.
Polemiche sul “capitalismo di relazione”
Il Fatto, poi, polemizza con il premier, il quale, una settimana fa, aveva deprecato il cosiddetto “capitalismo di relazione”: “Non funziona. È deleterio. Ha sbagliato un po’ la tempistica, il fiorentino” si legge nell’articolo, che aggiunge “perché il capitalismo di relazione, senz’altro alimentato da un’osannata carriera, ha agevolato la prossima (ma già decisa) nomina di Andrea Guerra a Eataly“.
“Non occorre citare la famosa sindrome psicologica.” continua il giornale di Travaglio che attacca “Qui, c’entrano le connessioni renziane: l’amico Matteo, amico di Andrea e Oscar, ha arruolato per cinque mesi a Palazzo Chigi, un luogo poco accogliente per gli avventizi”.