Esuberi Province, Ministro Madia: “Regioni li ricollochino, altrimenti provvederà lo Stato” Corte conti: dirigenti Province i più pagati
La spesa totale per il il personale degli enti territoriali in Italia ammonta a circa 15 miliardi di euro, di cui 2,8 per le Regioni, 1,5 per le Province e 10,9 per i Comuni. Lo rileva la Corte dei conti, secondo la quale “l’intero settore occupa, complessivamente, circa 533.000 unità, distribuite tra personale dirigente, segretari comunali/provinciali e direttori generali, personale con qualifica non dirigenziale”.
Il referto della Corte dei conti, relativo all’esercizio 2013, segnala che i dipendenti più costosi sono quelli regionali (spesa media 34.870 euro), a fronte di 27.922 e 28.156, rispettivamente, per quelli comunali e provinciali. La situazione cambia per quanto concerne la spesa media per il personale dirigente, che ammonta a 89.748 euro nelle Regioni, 85.075 nei Comuni e 97.444 nelle Province. Un bel paradosso, dato che queste ultime sono enti in via di ridimensionamento.
Nel comunicato della Corte dei conti si legge ancora che “la distribuzione non uniforme del personale sul territorio nazionale, con punte di maggiore concentrazione nelle Regioni del Sud e in Sicilia, si riflette anche sul rapporto di incidenza tra dipendenti e dirigenti, in sé sintomatico della corretta organizzazione degli apparati amministrativi”.
Da questo punto di vista rileva la Corte che “mentre nel complesso delle Regioni l’incidenza è di un dirigente ogni 14 unità di personale, nei Comuni è di 1 ogni 67 e nelle Province di 1 ogni 53, con significative variazioni da Regione a Regione”. Un rapporto che in alcuni casi, “pur essendo ampiamente favorevole rispetto alla media, non può tuttavia essere considerato indicativo di un’ottimale organizzazione del lavoro per la presenza di un elevato numero di personale”.
La Corte evidenzia poi un altro paradosso, questa volta riguardante il rapporto tra personale e spesa totale nelle Regioni, dove “a fronte di una riduzione delle unità annue pari a 2,54% nel triennio 2011/2013, si assiste ad un aumento della spesa totale dell’1,39%”.
Cresce anche la spesa media, nonostante una “sensibile contrazione della consistenza del personale dirigente”: “nelle Regioni”, infatti, “alla riduzione delle unità annue del 5,38% corrisponde un aumento della spesa media pari al 4,67%”. Fattore che secondo la Corte dei Conti è legato alla “reiterata prassi di ripartire le risorse del trattamento accessorio tra i dirigenti rimasti in servizio, in contrasto con il disposto dell’art. 9, co. 2-bis, d.l. n. 78/2010”.
La Corte dei conti inoltre esprime preoccupazione a proposito del ritardo registrato nell’attuazione del riordino delle Province: “L’anticipazione degli effetti finanziari che si concretizzano nei tagli di spesa” disposti dalla Legge di Stabilità, “rispetto all’effettivo trasferimento” delle uscite, come “la spesa per il personale eccedentario”, produce un “effetto distorsivo”.
Esuberi Province, Madia: “Le regioni li ricollochino o lo farà lo Stato”
A proposito dell’operazione per gestire la mobilità dei dipendenti delle Province, il ministro della PA, Marianna Madia, a margine di un’audizione in commissione Semplificazione, ha detto che il governo ha “le risorse per ricollocare” i dipendenti di questi enti. Madia ha inoltre evidenziato la “complessità delle operazioni di mobilità, che coinvolge circa 20 mila persone, ed è la più importante della storia italiana”.
Ora, spiega, “stiamo dicendo alle Regioni di sbrigarsi a fare le leggi regionali”, così da definire le funzioni e i dipendenti che vengono loro trasferiti. Quindi, aggiunge il ministro, “se riescono i territori, passando per le leggi regionali che ridisegnano le funzioni sulla base della riforma Delrio, è meglio, perché ne beneficia il territorio stesso”. Tuttavia se ciò non dovesse accadere, avverte Madia, “ci siamo tutelati, abbiamo le risorse e anche gli strumenti” visto che “abbiamo anche aperto il portale” per gestire la mobilità.
Esuberi Province, Madia: “Tutto entro fine anno prossimo”
“L’orizzonte che ci siamo dati per completare il percorso – conclude Madia – è la fine del 2016”, non a caso nella legge di stabilità “abbiamo bloccato le assunzioni per tutto il 2015 e tutto il 2016”, così da avere le risorse per ricollocare i dipendenti delle Province in eccedenza.