Fassina: “Tra popolo dem e partito di Renzi scelgo il primo”
Stefano Fassina, esponente della minoranza del Partito Democratico, è ormai prossimo allo strappo con la casa madre e in un’intervista a La Repubblica ribadisce quali sono le sue priorità: “Tra il popolo dem, abbandonato da un Pd geneticamente modificato, e il partito di Renzi, scelgo il primo”, afferma l’ex viceministro dell’Economia, secondo il quale “il 40% di voti raccolti alle elezioni europee sono stati ricevuti dal Pd su aspettative indefinite e ambigue senza riferimenti specifici su lavoro o scuola”.
A proposito della Buona Scuola, Fassina avverte: “Bisogna essere cauti nell’uso del termine riforma, che ha perso il significato progressista avuto in una parte del Novecento. Temo che parlare di riforma della scuola sia improprio come lo è stato per la legge Fornero sulle pensioni, per la legge sul mercato del lavoro di Sacconi”.
La scuola e’ il passaggio decisivo. – http://t.co/8KPeYxV15B
— Stefano Fassina (@StefanoFassina) 17 Maggio 2015
“Il ddl scuola – spiega – concentrando i poteri di chiamata dei docenti sul dirigente scolastico, incide sulla libertà di insegnamento. Senza un piano pluriennale di assunzione degli insegnati precari riproduce il dramma degli esodati”.
Scuola, Fassina: “Tre le modifiche al Senato”
L’augurio di Fassina è che il provvedimento subisca modifiche al Senato: “Nonostante la contrarietà netta di alcuni di noi, per organizzare l’area del dissenso, in più di 30 non abbiamo partecipato al voto. Abbiamo rafforzato la battaglia al Senato unendo la minoranza dem”.
I cambiamenti auspicati da Fassina sono tre: “Cancellare i poteri dei presidi di chiamare e rimuovere dall’incarico i docenti; introdurre un piano pluriennale di assunzione degli insegnanti precari connesso con le uscite di pensionamento quindi senza oneri aggiuntivi; eliminare la detrazione fiscale per le secondarie superiori private”.