Terrorismo, Alfano informa la Camera Segretario della Lega Salvini: “Si dimetta”
Terrorismo: Alfano con un’informativa rivolta alla Camera avverte sul rischio di infiltrazioni terroristiche. Salvini: “cosa deve succedere prima di fare qualcosa: un attentato?”.
Terrorismo: l’informativa di Alfano
Non ci sono ancora notizie certe sul caso di Abdel Majid Touil, sospettato di aver partecipato all’attentato al Museo del Bardo di Tunisi lo scorso 18 marzo. Il 22enne era sbarcato a Porto Empedocle, provincia di Agrigento, a febbraio. Oggi, il ministro dell’Interno Angelino Alfano, con un’informativa urgente rivolta alla Camera, ha parlato del suo arresto, avvenuto martedì, e in generale delle connessioni tra terrorismo e flussi migratori.
Su quest’ultimo punto, Alfano ha ribadito quanto detto a settembre: “non c’è nessuna evidenza e nessun riscontro sul legame tra flussi migratori e terrorismo. Nessuno può escluderlo. Nessun paese è a rischio zero. L’allerta è altissima. Su questa strategia continueremo a muoverci. Strategia che fino a qui ci porta in Parlamento a commentare degli arresti e non qualcosa di più drammatico”.
Terrorismo: lo sbarco e l’arresto di Touil
Innanzitutto, Alfano ha confermato che Touil è arrivato in Italia su un “barcone” di migranti. In Sicilia ha fornito false generalità. Come a tutti gli altri migranti gli sono state rilevate le impronte digitali, dopodiché il questore di Agrigento aveva emesso un decreto di espulsione nei suoi confronti. Il ministro a questo punto ha dichiarato che “non c’era stata nessuna segnalazione da parte delle autorità, Touil non era considerato nemmeno allo stato potenziale un soggetto pericoloso”. Solo dopo l’attentato in Tunisia “ha assunto la fisionomia del terrorista sia per la nostra intelligence, sia per le autorità tunisine” le quali hanno spiccato un mandato d’arresto che, attraverso l’Interpol, è arrivato alle questure italiane.
Poi il titolare degli Interni ha spiegato in che modo si è arrivati all’arresto. Per l’identificazione di Touil è stata fondamentale una denuncia di smarrimento del passaporto presentata il 14 aprile dalla madre (insieme ai due fratelli di Touil risiede in Italia con regolare permesso di soggiorno) a Trezzano del Naviglio, provincia di Milano. Successivamente, Alfano ha affermato la necessità di accertare i movimenti di Touil dopo il suo arrivo in Italia, cioè quelli compresi tra il 17 febbraio (in realtà dovrebbe essere arrivato un giorno prima) e il 19 maggio. Finora, nel periodo compreso tra le due date, “non sarebbero emerse evidenze della sua presenza sul territorio nazionale”.
Tuttavia, stando alla testimonianza della sua professoressa di italiano (e ai registri di classe), nei giorni immediatamente precedenti all’attentato di Tunisi ma anche in quelli successivi, Touil ha frequentato l’istituto per stranieri di Trezzano su Naviglio. Anche se questo particolare non esclude il coinvolgimento del giovane rinchiuso a San Vittore, allo stato attuale non ci sono elementi che lo facciano ritenere un terrorista.
Domani Touil si presenterà davanti alla quinta sezione della corte d’appello di Milano: gli verrà chiesto se intende consegnarsi alle autorità tunisine. Se non accetterà, il procedimento dovrà aggiornarsi a un’altra data. In ogni caso, non è scontata la sua estradizione in Tunisia, dove vige la pena di morte per il reato di cui è accusato.
Terrorismo: Salvini “Alfano si dimetta”
Non si è fatto attendere il commento di Matteo Salvini: “è arrivato il momento di prevenire contro il pericolo di terrorismo. Sono mesi che lo dice la Lega e ora lo dicono anche gli altri leader europei. Solo l’Italia è rimasta il paese affittacamere per i clandestini. Cosa deve succedere ancora per fare qualcosa: un attentato? Il ministro Alfano si dimetta”
“Bisogna bloccare immediatamente le partenze, allestire in Africa i punti di identificazione, bombardare i barconi vuoti per non farli riutilizzare. Ne ha parlato perfino Renzi: lo faccia – ha continuato il leader leghista – il vero danno planetario per l’italia sarà quello che si leggerà oggi sui giornali di tutto il mondo. Che a venti chilometri da Expo c’era un presunto terrorista che ha provocato in Tunisia la morte di ventiquattro persone”.