Gay, l’Irlanda scuote l’Italia, Renzi: “Subito le unioni civili”
La valanga di sì con cui l’Irlanda, paese più cattolico del mondo, ha detto sì ai matrimoni gay, si ripercuote in tutto il continente. E arriva anche in Italia, dove in materia di diritti civili da sempre si zoppica e va a rilento. Per questo il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha deciso di accelerare, portando all’attenzione dell’opinione pubblica il ddl sulle unioni civili. Precisamente, dopo le regionali di domenica prossima, la materia verrà esaminata a fondo dalla Commissione Giustizia del Senato.
Si preannunciano quindi giorni di fuoco: da una parte la relatrice del testo Monica Cirinnà (Pd), dall’altra i senatori di Area Popolare, da sempre sensibilissimi e contrari a svolte “laiciste”.
Contrari alle nozze Ap e Lega Nord
“Non abbiamo nessun problema – spiega il coordinatore Ncd Gaetano Quagliariello – sul riconoscimento dei diritti alle persone, ma siamo contrarissimi a soluzioni che portino all’adozione di figli in coppie dello stesso sesso, alla pensione di reversibilità o all’equiparazione al matrimonio”. In Italia, ricorda Maurizio Sacconi, “nemmeno un referendum potrebbe estendere l’istituto del matrimonio alle coppie omosessuali perché la Costituzione lo riserva alla famiglia naturale”.
Ad ogni modo, gli alfaniani non intendono far cadere il governo su questo punto. Come a dire: non votiamo il ddl, ma non per questo usciamo dalla maggioranza. È proprio quello che, come riporta Repubblica, trapela da ambienti vicini ad Alfano: “Se il Pd si trova altri voti, magari quelli del M5S, a noi non importa nulla. Noi comunque voteremo contro ma non usciremo dalla maggioranza”.
Dalle parti della Lega Nord, Matteo Salvini, pur non osteggiando apertamente il ddl, mette alcuni paletti: “Non sono d’accordo a chiamare le nozze gay come matrimonio. Rispetto le scelte di vita di chiunque, perché ognuno nella vita deve poter fare quello che vuole, senza che lo stato entri in camera da letto, il matrimonio però, quello che tende a far nascere dei figli, prevede la presenza di un uomo e di una donna”. E aggiunge: “Per le coppie gay sono disponibile a ragionare di diritti, sotto qualunque punto di vista, però il matrimonio prevede l’uomo e la donna, e il bambino dal mio punto di vista deve essere adottato da una mamma e da un papà.
Boldrini esulta
Entusiasta al risultato irlandese la reazione della presidente della Camera Laura Boldrini, che twitta: “È tempo che anche l’Italia abbia una legge sulle unioni civili. Essere europei significa riconoscere i diritti”.