Anche il Financial Times parla degli “impresentabili” di De Luca

Pubblicato il 27 Maggio 2015 alle 16:51 Autore: Giulia Angeletti
de luca e renzi di fianco

Le vicende di questi ultimi giorni sui cosiddetti “impresentabili” di De Luca, il candidato del Pd alla presidenza della regione Campania, sembra che abbiano fatto il giro del mondo: sì perchè anche il Financial Times, il prestigioso ed autorevole quotidiano britannico, ha pubblicato un reportage nella terza pagina sulla sua edizione europea (poi reso disponibile anche online) che fa riferimento alle famose liste associate all’ex sindaco di Salerno. Ma va oltre.

financial times impresentabili 2

Il Ft evidenzia “i limiti dell’influenza di Renzi”

“Campania poll shows limits of Italian PM Matteo Renzi’s influence” – tradotto, “Le elezioni in Campania mostrano i limiti dell’influenza di Renzi” – è il titolo dell’articolo in questione, il quale offre un punto di vista interessante, cioè quello che mostra da un lato la spinta rinnovatrice del premier e i suoi successi politici, mentre dall’altro un’Italia la cui politica locale è ancora piena di personaggi dalla dubbia moralità. “La candidatura di De Luca ha dimostrato i limiti dell’influenza di Renzi fuori da Roma, dove la politica locale è ancora basata su personaggi sgradevoli e reti clientelari estremamente difficile da smantellare. E il signor De Luca rappresenta la testardaggine di quel vecchio sistema di potere“, scrive l’inviato del Ft James Politi.

Nello stesso articolo c’è poi anche una dichiarazione dello stesso De Luca: “L’Italia ha un grande potenziale ed energie immense. Ma manca di disciplina e l’apparato burocratico non si è adattato alla modernità”, sostiene colui che, come riporta il quotidiano inglese, “ha grandi piani se sarà eletto governatore della Campania, una regione impoverita del Sud Italia”. Quello che proprio non è andato giù a Politi – come del resto nemmeno a noi italiani – sono le due vicende più note che hanno visto protagonisti due membri della coalizione del candidato campano del centrosinistra. La prima è relativa all’attacco dello scrittore Roberto Saviano a De Luca per uno degli “impresentabili”, sospettato di avere legami con la Camorra; la seconda è quella di un altro politico locale di estrema destra (Carlo Aveta, ndr), anch’egli in lista con De Luca, che ha recentemente fatto visita alla tomba di Benito Mussolini  a Predappio, scattandosi lì anche una foto ricordo.

I commenti di Calise e D’Alimonte

Sulle importanti problematiche  – che comunque ben conosciamo – messe in luce dal Financial Times sono intervenuti due importanti professori italiani di Scienze Politiche, Mauro Calise e Roberto D’Alimonte, entrambi dello stesso avviso del giornalista inglese redattore del reportage. “C’è un sistema di micronotabili basato sulla raccolta dei voti di preferenza, che è completamente fuori dalla portata di Renzi”, sostiene Calise, mentre D’Alimonte aggiunge che “La politica nel sud è fatta di clientelismo e relazioni opache De Luca non è un mostro, è stato un buon sindaco di Salerno. Vuole vincere e deve stare al gioco. Il resto sono solo pie illusioni.”

 

 

L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
Tutti gli articoli di Giulia Angeletti →