Impresentabili, il premier Renzi contro Bindi “Utilizza Antimafia per regolare conti Pd” Presidente Antimafia “Indignata sono io”
Renzi contro Bindi, il caso degli impresentabili è l’ultimo della campagna elettorale. La lista resa pubblica, ed il nome del candidato alla presidenza del centrosinistra De Luca, ha scatenato l’ira di Renzi e degli uomini vicini al segretario. Renzi va all’attacco e critica la scelta della presidente della Commissione Rosy Bindi: “Mi fa male una cosa: che si utilizzi la vicenda dell’Antimafia per una discussione tutta interna, per regolare dei conti interni a un partito. L’Antimafia è un valore per tutti, non puà essere usata in modo strumentale, è il luogo dove tutti devono potersi riconoscere. La mafia non è un tema da campagna elettorale, va combattuta giorno dopo giorno”.
Pronta la replica della presidente della Commissione. “Indignati? Indignata sono io, io… Lo hanno candidato loro De Luca e sapevano chi era…, sta succedendo una roba fuori dal mondo, ma che Pd è diventato questo?”. Rosy Bindi, in un colloquio con Repubblica, risponde così alle accuse che le sono piovute addosso per la lista dei cosiddetti impresentabili stilata dall’Antimafia. “Sono indignata io, certo che qualcuno voglia con queste accuse senza fondamento delegittimare il lavoro di una istituzione. E la mia storia parla da sola. Non conosco l’uso a scopi personali o di parte delle istituzioni. Non mi appartiene e credo che lo sappiano tutti. Giudicheranno gli italiani chi usa le istituzioni per fini politici, ma certamente non sono io. Tutti sanno e sapevano tutto su De Luca – afferma – Da quanti giorni?” ed “è stato candidato con la totale conoscenza e consapevolezza della sua situazione. Cosa cambia da ora?”.
Serracchiani “Bindi strumentalizza l’antimafia”
“Ho qualche rigidità sul fronte del garantismo, è vero. E lo rivendico, come rivendico l’impegno del Pd per la trasparenza dei candidati. Ma in questo caso si strumentalizzano i compiti e l’attività dell’Antimafia per vicende interne e ripicche personali. E poi i tempi: mancano due giorni alle elezioni! È sconcertante”. Debora Serracchiani, vicesegretario del Pd, torna così – in un’intervista a Repubblica – sulla polemica con la presidente della Commissione Rosy Bindi per la lista dei cosiddetti impresentabili.
Di Lello “Bindi dice bugie, mai discussi nomi”
La presidente dell’Antimafia Bindi «ha detto una bugia nel momento in cui ha sostenuto che quella lista è stata condivisa con la Commissione, che quei nomi sono stati ponderati uno per uno, addirittura per giorni» perchè «l’elenco, lo ribadisco e sono pronto ad un pubblico confronto, ci è stato fornito, pronto e chiuso, senza la possibilità di effettuare ulteriori verifiche, due minuti prima dell’inizio della conferenza stampa». Lo dice Marco Di Lello, segretario della Commissione Antimafia.
Violante: “Politica ha perso autonomia”
“Quella degli ‘impresentabili’ è una categoria sui generis, figlia del populismo giuridico e della mancanza di autonomia della politica”. Lo dice – intervistato da La Stampa – Luciano Violante, che in passato è stato anche presidente della Commissione Antimafia. Violante sottolinea che “il fatto di arrivare all’ultimo minuto – ma Rosy Bindi non ne ha la responsabilità – presenta un problema. Si stabilisce che alcuni candidati rientrano in una lista nera ma non si dà loro la possibilità di replicare, visto che domani si vota; nè si dà la possibilità ai partiti, contrariamente a quanto stabilisce l’articolo 3 del codice di autoregolamentazione, di illustrare le ragioni per cui hanno scelto una candidatura discussa”.