De Luca: “Legge Severino un aborto di diritto. Non ci sarà nessun vuoto di potere”

Pubblicato il 2 Giugno 2015 alle 10:24 Autore: Antonio Atte
vincenzo de luca legge severino

Sul capo di Vincenzo De Luca, governatore in pectore della regione Campania, pende come una spada di Damocle la legge Severino. Ma l’ex sindaco di Salerno sulle pagine del Corriere della Sera esclude energicamente l’ipotesi di un vuoto di potere a Palazzo Santa Lucia, definendola “un’invenzione propagandistica”: “Se prima non vengono insediati gli organi non può diventare efficace l’eventuale provvedimento di sospensione, perché di quello deve prendere atto comunque un consiglio regionale già nella pienezza delle sue funzioni”.

Intervistato dal quotidiano di Napoli Il Mattino, De Luca ribadisce il concetto, ostentando sicurezza circa la governabilità della sua regione, che sarà garantita “serenamente” “nel rispetto delle leggi vigenti”, dal momento che “assolutamente nulla” – secondo De Luca – è destinato a turbare l’operato della sua nascente amministrazione. A proposito dei futuri assessori, De Luca dice: “Nomineremo una giunta segnata da molte professionalità, aperta alla società civile, e andremo avanti con assoluta tranquillità”.

La legge Severino, però, resta sempre un nodo da sciogliere, per Vincenzo De Luca. “In ogni paese civile – afferma su Il Mattino il vincitore delle elezioni regionali campane – i governanti vengono scelti dai cittadini con un voto democratico. Mi auguro ovviamente che su questo principio ci sia accordo nel Paese e il Parlamento risolva rapidamente la contraddizione legislativa che si è aperta”.

Vincenzo De Luca legge Severino

De Luca: “Legge Severino un aborto di diritto”

“Tutti – dice l’ex sindaco di Salerno al quotidiano fondato a Napoli – riconoscono che siamo di fronte a un aborto di diritto e anziché decidere di eliminare questa distorsione si attardano in polemiche inutili, invece di sollecitare il Parlamento a fare il suo dovere rispettando la volontà dei cittadini”. “Bene ha fatto, in modo particolare il governo, a non decidere prima delle elezioni regionali. Avremmo avuto una valanga di polemiche e di accuse di favoritismo”. “Ora, però – prosegue De Luca – è venuto il tempo di decidere non solo sulla base del diritto e della Costituzione ma anche in virtù del buonsenso”.

Rosy Bindi: “Chiedo le scuse del mio partito”

La campagna elettorale delle ultime elezioni regionali sarà ricordata soprattutto per la vicenda degli “impresentabili”, elencati dalla Presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, in una contestatissima lista – che includeva anche Vincenzo De Luca – nel giorno della vigilia del silenzio elettorale. Ieri sera, nel corso della trasmissione televisiva di La7 “Piazzapulita”, Rosy Bindi è intervenuta difendendosi dalle accuse rivoltele dalla maggioranza renziana del Pd: “Chiedo le scuse del mio partito, ritengo di aver diritto ad un risarcimento”, ha affermato la deputata. “Ho combattuto molte battaglie a viso aperto. Su De Luca ha sbagliato il mio partito a reagire in quel modo”.

Intanto Vincenzo De Luca ha fatto sapere, tramite twitter, di aver denunciato Rosy Bindi. “Oggi ho presentato in Questura la denuncia a Rosy Bindi per diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali e abuso d’ufficio”. L’ex sindaco di Salerno aveva preannunciato la denuncia nei confronti della presidente dell’Antimafia non appena era stata diffusa, venerdì scorso, la lista degli impresentabili. “Quella di De Luca è una denuncia priva di ogni fondamento”, replica Bindi, “un atto puramente strumentale, che ha scopi diversi da quelli che persegue la giustizia e che pertanto non mi crea alcuna preoccupazione”.

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
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