Risultati elezioni Messico: Nieto vince ma El Bronco rompe gli schemi
Risultati elezioni Messico: la tornata di medio termine era una prova per il governo del Presidente Pena Nieto. Alla fine ha vinto, ma solo per la debolezza delle opposizioni.
Risultati elezioni Messico: una tregua per Nieto
I messicani hanno confermato la propria fiducia al Presidente Pena Nieto alle elezioni legislative di medio termine. Il suo Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI), infatti, ha mantenuto la maggioranza in Parlamento: con poco più dell’80% dei voti scrutinati, il PRI sembra aver raggiunto (30% circa dei consensi) un numero di seggi compreso tra 196 e 203 sui 500 totali (sono solo 12 in meno rispetto alle precedenti elezioni).
È probabile che il partito di governo continuerà a controllare agevolmente la Camera. D’altra parte, l’attuale (e tradizionale) equilibrio tra le forze politiche messicane è rimasto inalterato: il PAN (destra) si è confermato secondo, stessa cosa per il PRD (sinistra) stabile al terzo posto. Tuttavia, appare chiaro che nessuna forza è uscita indenne dalle urne, dopo un anno scandito da fatti terribili per il paese (strage di Iguala su tutti), anche se i risultati definitivi arriveranno domani.
Risultati elezioni Messico: la debolezza delle opposizioni
Nieto deve ringraziare sicuramente l’alleato Partito Verde Ecologista che, avendo conseguito un risultato al di sopra delle aspettative, gli consente di non avere problemi di governabilità, ma soprattutto la debolezza delle opposizioni. Il PAN di Gustavo Madero, la cui leadership viene ora più che mai contestata dalla moglie dell’ex presidente Calderon (2006-2012) Margarita Zavala, anche se conquista tra i 105 e i 116 deputati, ha subito un evidente calo di consensi.
Niente a che vedere comunque con il tracollo della “storica” formazione dell’izquierda nazionale rappresentata dal PRD: con l’11% dei voti, ottiene solo 51-60 posti cioè 40 in meno rispetto alla scorsa tornata. Sul risultato disastroso pesa una scissione andata tutta a vantaggio di Morena, formazione guidata dal carismatico Andres Manuel Lopez Obrador (due volte candidato presidente nelle fila del PRD).
Risultati elezioni Messico: la broncomania
Nel 2018 si terranno le presidenziali, le forze messicane hanno tempo per rimettersi in sesto: al momento solo Morena ha un candidato al vertice della nazione, gli altri partiti sono divisi da fratture interne e lotte per la successione. Nel frattempo, però, questa tornata (si svolgevano oltre alle legislative anche le elezioni comunali e regionali) regala una ventata d’aria fresca al compassato panorama politico messicano.
Nello Stato del Nuovo Leon, il secondo più ricco del paese, è ufficialmente iniziata la “broncomania”. Heliodoro Jaime Rodriguez Calderon, detto El Bronco, è il primo messicano ad aver conquistato un posto di governatore senza l’appoggio dei partiti tradizionali (in pratica, da indipendente). Agronomo di 57 anni, è stato votato dal 49,3% degli abitanti del Nuovo Leon.
El Bronco, che è riuscito a nascondere i suoi 33 anni di militanza nel PRI (è stato anche sindaco di Garcia, una città di 150mila abitanti), ha puntato tutto sul diffuso malcontento nei confronti del governatore Rodrigo Medina (coinvolto in diversi scandali di corruzione). La stampa non ha esitato a definire la sua elezione uno “spartiacque” nella politica del paese.