De Luca proclamato governatore, ora sarà sospeso
Ora Vincenzo De Luca può essere sospeso. Infatti da poco più di un’ora l’ufficio elettorale regionale della Corte d’Appello lo ha proclamato ufficialmente governatore della Campania dopo la vittoria elettorale dello scorso 31 maggio. Secondo la legge Severino però l’ex sindaco di Salerno dovrà essere sospeso per 18 mesi per essere stato condannato a un anno di reclusione con interdizione dai pubblici uffici nel processo riguardante il termovalorizzatore della sua città. Come riportato dalle agenzie, al momento della proclamazione De Luca non era presente.
Al netto di interpretazioni e “tagliandi” invocati qualche settimana fa a Repubblica dal Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone, la legge Severino è chiara: “sono sospesi di diritto” dalle cariche regionali tutti coloro che incappano in una condanna “non definitiva per uno dei delitti indicati dall’articolo 7 (tra cui l’abuso d’ufficio, ndr)”. La sospensione dura 18 mesi e ha un iter ben definito: la cancelleria comunica il “provvedimento giudiziario” al prefetto del capoluogo di Regione (in questo caso Napoli) “che ne dà immediata comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri il quale, sentiti il Ministro per gli affari regionali (Renzi ha l’interim, ndr) e il Ministro dell’Interno, adotta il provvedimento che accerta la sospensione”. Una volta notificato, il provvedimento arriverà in Consiglio Regionale.
Se la proclamazione odierna era attesa da tempo, meno nota è la decisione che il giudice ordinario dovrà prendere domani sul caso De Magistris. Infatti il sindaco di Napoli potrà essere sospeso per la seconda volta dopo essere stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione anche lui per abuso d’ufficio. Se De Magistris venisse reintegrato definitivamente a Palazzo San Giacomo, il suo caso potrebbe fare “giurisprudenza” assecondando ulteriormente le garanzie di ricorso già annunciato da De Luca. Nel caso in cui invece il giudice decidesse per una nuova sospensione per De Magistris, il futuro di De Luca sarebbe segnato. Infatti, se prima del voto Renzi aveva aperto ad una possibile modifica della Severino definendola “superabile” (parole di De Luca), qualche giorno dopo la vittoria del centrosinistra in Campania il premier è tornato sui suoi passi: “il tempo delle leggi ad personam è finito, il governo farà ciò che deve fare a norma di legge, non ci sarà nessun favoritismo”.
Ora, come ha rilevato la Cassazione lo scorso 22 maggio, la sospensione del neo governatore è automatica e non esistono margini di interpretazione sui tempi e sui modi. Secondo molti, invece, il governo darà il tempo a De Luca di nominare il proprio vice (in pole position c’è sempre Raimondo Pasquino, presidente del Consiglio Comunale di Napoli) e la giunta. Ma in tal caso, come ha spiegato nei giorni scorsi l’avvocato Gianluigi Pellegrino, Renzi potrebbe commettere il reato di abuso d’ufficio previsto, tra le altre cose, “per chi ritarda un atto d’ufficio per dare vantaggi ad altri”.
De Luca, Brunetta avverte il premier
Intanto non si sono fatte attendere le reazioni delle opposizioni in Parlamento e nel prossimo Consiglio Regionale campano. In conferenza stampa il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, ha invitato Renzi a non “prendere in giro gli italiani” e ha anche avvertito che “se il premier perde o prende tempo in merito alla sospensione” di De Luca, Forza Italia ha già pronta “una denuncia per il presidente del Consiglio che rischia di commettere l’abuso d’ufficio”. Intanto i delegati di Valentina Ciarambino e di Salvatore Vozza, candidati rispettivamente di Movimento 5 Stelle e “Sinistra al Lavoro” alla Regione Campania, hanno presentato una annotazione al verbale di proclamazione per cui “qualsiasi atto a sua firma è nullo”. Infine il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai del Movimento 5 Stelle, Roberto Fico, scrive sul proprio profilo facebook: “Dobbiamo ringraziare ancora una volta il Pd per non aver permesso a questa regione di avere un presidente dal primo giorno. Ci sono mille questioni da risolvere in Campania, tante le risposte da dare ai cittadini. E invece staremo ancora per un bel pò a parlare dei problemi giudiziari dell’ex sindaco di Salerno”.
Giacomo Salvini