Accordo migranti al vertice Ue: 40 mila distribuiti in due anni, poi altri 20 mila
Scontro durissimo sulla questione dei migranti all’ultimo vertice europeo che si è tenuto stanotte: da una parte il premier Matteo Renzi che spingeva per un bilanciamento degli oneri per la gestione immigrazione, dall’altra i paesi dell’Est e i Baltici che non volevano assolutamente assumersi le responsabilità per i “fallimenti” degli Stati del Mediterraneo.
L’accordo, seppur “modesto”, come lo ha definito il presidente della Commissione Europea Juncker, è stato raggiunto. È prevista la redistribuzione dei migranti che approdano sulle coste dell’Europa meridionale, 40 mila in due anni, poi altri 20. Anche se non si parla esplicitamente di nessun meccanismo obbligatorio. Il testo finale fa riferimento al Consiglio europeo straordinario del 23 aprile scorso, dove si trattava di base volontaria. Su quest’ultimo punto, in un certo senso, l’hanno avuta vinta i paesi orientali, guidati dal polacco Donald Tusk.
Renzi: “Se questa è la vostra idea d’Europa, tenetevela”
Il premier non ha usato mezzi termini nell’incontro europeo della notte. Dopo le prime discussioni sulla crisi del debito greco, che ha superato nella scaletta la questione dei migranti, Matteo Renzi si è scontrato con la presidente della Lituania Grybausakaite, che sosteneva la tesi della non obbligatorietà della solidarietà. “Se questa è la vostra idea d’Europa tenetevela. O c’è solidarietà o non fateci perdere tempo. Se volete la redistribuzione su base volontaria potete cancellare. Faremo da soli”. Ha risposto così il presidente italiano.
Renzi poi ha continuato: “Non accettiamo nessuna concessione. O fate un gesto anche simbolico oppure non preoccupatevi: l’Italia può permettersi di fare da sola. È l’Europa che non può permetterselo. Mi emoziono davanti all’Europa. Sono figlio di questa storia. Non accetterò mai che questa discussione sia così meschina ed egoista”. Alla fine però l’accordo è di certo ridimensionato, non c’è nessun riferimento all’obbligatorietà come voleva Renzi, che ha concluso: “Un primo passo perché la politica dell’immigrazione sia europea”. Ieri, però, aveva detto di essere disponibile ad accettare “nessun compromesso a ribasso”.
Accordo migranti, una decisione che verrà presa per consenso
La nuova bozza che è stata prima respinta e poi accettata, prevede una “decisione per consenso” sulla redistribuzione dei migranti. Nei prossimi quindici giorni Renzi si incontrerà con le regioni e con i comuni, dopo le ultime critiche di Maroni e Zaia: “L’Italia ha il problema dell’immigrazione che va affrontato e gestito sulla base degli impegni che ci siamo presi anche a livello nazionale. Ci sono tutte le condizioni per non trasformare questo problema in un dramma”, ha infine ricordato il Capo del Governo italiano.