M5S, Di Battista non può candidarsi a Sindaco di Roma
Alessandro Di Battista non è candidabile come Sindaco di Roma per il MoVimento 5 Stelle. Ad affermarlo è il Vicepresidente della Camera dei Deputati, il pentastellato Luigi Di Maio: “Noi abbiamo delle regole che dicono che se vieni eletto dai cittadini in un ruolo, poi non puoi fare il salto dalla poltrona durante il mandato. E’ una questione di serietà. Se tu vieni eletto da una parte, devi lavorare lì per realizzare il programma elettorale”. Un divieto confermato anche dal diretto interessato, “Io devo e voglio finire il mio mandato in Parlamento“, oltreché dai fondatori del movimento Beppe Grillo e Gian Roberto Casaleggio, per i quali: “Se vieni eletto in Parlamento, finisci il mandato. Può sembrare ed essere controproducente, ma è anche la nostra coerenza che fa la differenza. Non siamo un partito”. Nonostante ciò, su Facebook continuano a nascere e moltiplicarsi i gruppi che invocano apertamente la candidatura di Di Battista a primo cittadino romano, mentre altri addirittura inneggiano ad una sua designazione come candidato premier alle prossime elezioni politiche.
I pentastellati invocano quotidianamente che si torni a votare per le elezioni comunali capitoline, dicendosi “gli unici a non essere coinvolti” in Mafia Capitale, mentre ipotizzano che “il Partito Democratico difende Ignazio Marino solo perché sa che se si andasse alle elezioni, il MoVimento 5 Stelle concorrerebbe seriamente per la vittoria”.
In questi giorni il Sindaco di Roma ha ribadito fortemente la sua indisponibilità a dimettersi, “non mi cacciate -sostiene- neanche coi cannoni”, ma non ha ricevuto un netto ed incondizionato sostegno da Matteo Renzi che ha lanciato invece una sorta di ultimatum: “Se sanno governare governino e vadano avanti, se non sono capaci vadano a casa”. Più possibilista e diplomatico Matteo Orfini, Presidente del Partito Democratico: “Su Marino decidono i romani, non io né Renzi”.
Walter Nicolosi