La promessa di Renzi: “Non cambierò l’Italicum”
Italicum, tasse e pensioni. Sono questi i temi principali, insieme alla Grecia, toccati dal premier Matteo Renzi nell’intervista concessa al direttore del Sole 24 Ore. Sulla legge elettorale il capo del governo sgombra il campo da equivoci. “Cambiare l’ Italicum? Non esiste. Abbiamo impiegato anni per avere una legge elettorale che garantisca governabilità e adesso che ce l’ abbiamo rimettiamo tutto in discussione? L’ Italicum funziona bene perchè permetterà a chi vincerà di governare cinque anni. Questo è ciò che serve all’ Italia”.
Renzi: “Clausole di salvaguardia non scatteranno”
Parlando della prossima manovra finanziaria Renzi fa una promessa. “Le clausole di salvaguardia non scatteranno. Certo, non sarà semplice. Ma noi siamo quelli che le tasse le abbassano, non le alzano. Nel 2016 scommetto su una ulteriore riduzione del carico fiscale. Ma ancora è presto per discuterne. Ne parleremo a settembre”.
Renzi cita anche alcune delle vertenze aziendali sbloccate di recente e sottolinea come “noi abbiamo dato il sangue per non chiudere le aziende. Adesso che finalmente la macchina si è rimessa in moto, valuteremo come attrarre investimenti”. Ribadisce l’ impegno sulle infrastrutture e sul settore delle costruzioni che “è forse l’ unico che ha avuto incentivi fiscali. Strabenedetti peraltro. E tuttavia è fermo, inchiodato, ancora. Mancano soprattutto i cantieri pubblici, mancano i permessi in tempi certi, manca la possibilità di finire i lavori senza che un Tar dia la sospensiva, manca il credito alle piccole imprese in sofferenza”.