Crisi Grecia, i prezzi delle case si preparano a altro un tracollo

Pubblicato il 4 Luglio 2015 alle 10:39 Autore: Redazione
crisi grecia, cartelli di vendita appartamenti

Con l’aumento della disoccupazione il calo dei redditi, l’aumento delle tasse, la soluzione per molti greci è stata quella di mettere in vendita la seconda casa, acquistata magari in tempi di vacche grasse.

I prezzi delle case sono così crollati, ma non ancora abbastanza per riattivare gli acquisti. E anzi, l’avvento al potere dell’estrema sinistra di Tsipras e di Syriza ha ulteriormente bloccato il mercato, con gli stranieri che attendono la possibilità di acquistare a prezzi ancora più stracciati in dracme.

crisi grecia, isola con cartello in vendita

Nel primo trimestre 2015 da dati del Sole24ore sono state vendute 1.800 case contro 15.000 nello stesso periodo del 2014 e 165mila nel 2006. Il fatturato del mercato immobiliare residenziale nel 2014 rappresentava l’1,3% del Pil, contro il 2,2% nel 2013 e il 9,8% nel 2006.

E’ chiaro come dal 2000 al 2008, e soprattutto in seguito alle Olimpiadi del 2004 si fosse formata una bolla immobiliare, tanto è vero che nel 2006 erano stati concessi 120 mila mutui, nel solo primo trimestre del 2015 invece solo 750, e 2500 nello stesso periodo del 2014.

Crisi Grecia, 250 mila case invendute

Ora sul mercato vi sono 250 mila case invendute, come se in Italia in proporzione fossero un milione e mezzo, perchè paradossalmente i prezzi ancora non sono scesi abbastanza anche se nei 4 anni dal 2011 al 2014 lo hanno fatto rispettivamente del 5,5, dell’11,7, del 10,9 e del 7,5%. Secondo la Stampa, poi, le compravendite sono precipitate del 28% e del 38% nei soli 2011-12. I permessi per costruire nuove case sono scesi del 28,4% nel 2011, del 36,9% nel 2012, del 27,7% nel 2013 e del 18,1% l’anno scorso. Gli investimenti in costruzioni si sono contratti del 14,2, del 29,6, del 16,1 e del 20,6% tra il 2011 e il 2014.

crisi grecia, apartamento con piscina

 

E tuttavia il calo totale del 38% dal 2008 ancora secondo l’agenzia Fitch non basta, si dovrebber scendere del 45% perchè gli acquirenti si facciano vivi.

Acquirenti che appunto ora sperano nella dracma

 

L'autore: Redazione

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