Tsipras, aut aut ai parlamentari di Syriza: “O votate il piano o me ne vado a casa”
“O votate sì al piano di riforme, o me ne vado a casa”. Alexis Tsipras ha posto un duro aut aut ai parlamentari di Syriza restii ad accettare il piano draconiano preparato dall’Eurogruppo. Basti pensare che oltre metà della direzione Syriza si è espressa contro l’accordo (109 membri su 201, riporta Kathimerini online). Nell’aria si respira aria di “liberi tutti”. Non è un caso, infatti, che stamattina il governo abbia registrato le prime defezioni, dopo l’addio di Varoufakis (anche oggi si è scagliato contro l’accordo definendolo un “nuovo trattato di Versailles”) oggi si sono dimessi la vice ministro delle Finanze Valavani (“L’accordo è insostenibile”) e il Segretario Generale del Ministero dell’Economia, delle Infrastrutture, Marina e Turismo Manos Manousakis (“la politica del governo espressa nel disegno di legge ‘Disposizioni urgenti per il negoziato e la conclusione di un accordo con l’Esm’ rende impossibile la mia permanenza in questa posizione”).
Intanto la Commissione Ue ha deciso di proporre l’uso del fondo Efsm per un programma di breve periodo (prestito ponte) in favore della Grecia da 7 miliardi ma alcuni Paesi hanno serie preoccupazioni in merito e dobbiamo superare delle “difficoltà politiche”. “Siamo a conoscenza di serie preoccupazioni da parte di alcuni Paesi non membri dell’Eurozona – il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, in conferenza stampa – e stiamo per questo lavorando a soluzioni che proteggano questi Paesi non membri della zona euro da qualsiasi eventuale conseguenza finanziaria negativa”, ha spiegato il commissario Ue. Alcune capitali, ha spiegato, “hanno serie preoccupazioni e dobbiamo per questo affrontare anche queste difficoltà politiche”. Da registrare la posizione ambigua del Fmi che minaccia di dire ‘no’ al piano di salvataggio senza un taglio del debito. Una settimana fa proprio il Fondo Monetario aveva pubblicato un report interno che giudicava insostenibile il debito greco.