Ex ministro americano Geithner: nel 2011 ci proposero di far cadere Berlusconi

Pubblicato il 13 Maggio 2014 alle 11:24 Autore: Alessandra Scolaro
timothy geithner

Nel 2011, durante il G20, i funzionari europei chiesero agli Stati Uniti di partecipare ad un golpe per far cadere il premier italiano Silvio Berlusconi. A rivelarlo è Timothy Geithner, ex ministro del Tesoro americano, in un saggio intitolato “Stress Test” uscito ieri in America. Le memorie di Geithner, anticipate oggi dal quotidiano La Stampa, ripercorrono i disastrosi anni della crisi finanziaria in Europa e iniziano con l’estate 2010 quando “i mercati stavano scappando dall’Italia e dalla Spagna, settima e nona economia più grande al mondo”. Geithner aveva consigliato ai colleghi europei di essere cauti: “Se volevano tenere gli stivali sul collo della Grecia, dovevano anche assicurare i mercati che non avrebbero permesso il default dei paesi e dell’intero sistema bancario”.

timothy geithner

La situazione, ricorda l’ex ministro americano, peggiorò nell’estate del 2011 quando “la cancelliera Merkel insisteva sul fatto che il libretto degli assegni della Germania era chiuso” perché “non le piaceva come i ricettori dell’assistenza europea – Spagna, Italia e Grecia – stavano facendo marcia indietro sulle riforme promesse”. A settembre, spiega La Stampa, “Geithner fu invitato all’Ecofin in Polonia,e suggerì l’adozione di un piano come il Talf americano, cioè un muro di protezione finanziato dal governo e sopratutto dalla banca centrale, per impedire insieme il default dei paesi e delle banche. Fu quasi insultato”.

In quell’occasione arrivò la proposta di un “complotto” per far cadere Berlusconi. “In quell’autunno, alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere; volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti dell’Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato. Parlammo al presidente Obama di questo invito sorprendente, ma per quanto sarebbe stato utile avere una leadership migliore in Europa , non potevamo coinvolgerci in un complotto come quello. ‘Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani’ io dissi”.

A novembre a Cannes si tenne il G20, durante il quale, ricorda Geithner, “non facemmo progressi sul firewall europeo o le riforme della periferia, ma ebbi colloqui promettenti con Draghi sull’uso di una forza schiacciante”. Poco dopo Berlusconi fu sostituito da Monti e Draghi mise in atto un programma per finanziare le banche.  “Io avevo una lunga storia di un buon rapporto con Draghi”, scrive nelle sue memorie l’ex ministro americano, “e continuavo ad incoraggiarlo ad usare il potere della Bce per alleggerire i rischi. ‘Temo che l’Europa e il mondo guarderanno ancora a te per un’altra dose di forza bancaria intelligente e creativa’, gli scrissi a giugno 2012. Draghi sapeva che doveva fare di più, ma aveva bisogno del supporto dei tedeschi, e i rappresentanti della Bundesbank lo combattevano. Quel luglio, io e lui avemmo molte conversazioni. Gli dissi che non esisteva un piano capace di funzionare, che potesse ricevere il supporto della Bundesbank. Doveva decidere se era disponibile a consentire il collasso dell’Europa. ‘Li devi mollare’, gli dissi”. “Il 26 luglio”, spiega la testata torinese, “arrivò l’impegno di Draghi a fare ‘whatever it takes’ per salvare l’euro. A settembre Angela Merkel appoggiò il ‘ Draghi Put’, il programma per sostenere i bond europei, che evitò il collasso”.

Forza Italia “E’ la prova decisiva del golpe” – Le rivelazioni fatte dall’ex ministro del Tesoro americano hanno mandato su tutte le furie Forza Italia. “Il complotto. Dall’America di Obama arriva la prova decisiva del golpe europeo contro l’Italia per abbattere Silvio Berlusconi. La democrazia dopo quei fatti del 2011 è sospesa. E l’estromissione politico-giudiziaria del leader di Forza Italia è il coronamento di quella trama. Napolitano e Renzi silenti. Il Parlamento indaghi” dice il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta. “Siamo francamente meravigliati che nessuna Procura della Repubblica abbia aperto un fascicolo dinanzi all’evidenza di un attentato contro la Costituzione dello Stato. Ma questo è un fascicolo che, se è una persona perbene, deve aprire anzitutto uno dei beneficiari ‘a sua insaputa’ di questo abuso. Matteo Renzi ci sei?”. E prosegue: “Contro l’Italia nell’estate-autunno del 2011 si è consumato un delitto. La democrazia fu violata abbattendo un governo eletto dal popolo. Ci fu un complotto”, spiega Brunetta sottolineando come “Berlusconi, dopo aver resistito a mesi di pressioni, dovette abbandonare dinanzi alle minacce gravissime che avrebbero spazzato via il sistema economico italiano”.

Alfano: “Valuteremo commissione d’inchiesta” –   La richiesta della commissione d’inchiesta verrà valutata dal ministro degli Interni Angelino Alfano: “Valuteremo il da farsi. Abbiamo assistito alla caduta del governo Berlusconi nel 2011 e l’abbiamo vissuta da protagonisti. Vedremo la proposta di Forza Italia, i contenuti precisi, e valuteremo il comportamento da tenere”, ha detto il leader Ncd.

No comment della Commissione Ue –  “Non ho nessun commento particolare – ha spiegato una portavoce della Commissione Ue, non conosco il libro” scritto da Geithner. “Sono stati scritti molti libri e sono uscite molte interpretazioni” degli eventi accaduti durante la fase più acuta della crisi del debito in Europa, ha aggiunto la portavoce.

Alessandra Scolaro