M5S, Grillo sul suo blog: “Siamo in mano alla Troika, italiani reagite”
Dopo gli eventi politici degli ultimi giorni, dal no agli arresti domiciliari per il senatore Azzollini, al voto sulla riforma Rai in Senato, il Governo sembra trovarsi davanti a prospettive non più così rosee ed idilliache. E allora, le forze politiche all’opposizione ne approfittano per guadagnare terreno con le loro battaglie, primo tra tutti il Movimento 5 Stelle.
L’appello agli “italiani onesti e competenti”
Il leader dei pentastellati Beppe Grillo oggi sul suo blog ha lanciato un appello agli “italiani onesti e competenti”, al fine di non fermarsi e scoraggiarsi davanti ad una qualsiasi ingiustizia. E sul post ce ne è per tutti, a cominciare dall’immagine di Azzollini salvato dal Senato, passando per imprese come la Italcementi, controllata ormai dal gruppo tedesco Heidelberg, fino ad arrivare alla critiche al Jobs act, considerato da Grillo come una sorta di “lasciapassare”, che non farebbe altro che arricchire le multinazionali che, per stare alle parole del leader, non vorrebbero lavoratori, bensì “schiavi”.
Critiche che muovono dal rapporto Svimez
Le critiche arrivano forti proprio dopo il rapporto Svimez, che ha annunciato negli ultimi giorni la tragica situazione nella quale versa il sud Italia, abbandonato a se stesso e privo ormai di prospettive di crescita, dove un cittadino su tre è a rischio povertà.
Grillo: “Siamo in mano alla Troika”
Il Governo, secondo Grillo, sarebbe un esercito di burattini asserviti alla Troika, destinato a giocare ormai solo gli interessi delle Germania, considerato come un nemico indistruttibile da tutti coloro che vedono come unica soluzione della crisi l’uscita dalla moneta unica. Nasce così l’appello “a chi non si è venduto”, agli onesti che, spesso vittime di soprusi, si scoraggiano e abbassano la testa, invece di reagire e combattere.
Speranze di Grillo riposte nel cittadino “onesto e incorruttibile”
L’alternativa, per il leader dei 5 Stelle, sta proprio nel cittadino “onesto e incorruttibile”, colui che solo può cambiare davvero le sorti del paese, il solo che, riflettendo sull’ultima prevaricazione subita in silenzio, deve ragionare su cosa poteva in concreto fare per evitarla.
Laura Caschera