Rai, prende il via il nuovo corso Dall’Orto-Maggioni
Inizia per la Rai una nuova era. Il nuovo direttore generale Antonio Campo Dall’Orto ed il nuovo presidente Monica Maggioni hanno inaugurato, con i saluti nella sala degli Arazzi, il nuovo corso dell’azienda di Viale Mazzini. Già da lunedì il nuovo dg sarà al lavoro per riorganizzare l’azienda. Rinviate a settembre le nomine dei direttori in attesa della riforma dell’informazione.
“Il cambiamento incute timore”
A Campo Dall’Orto, armato di “verità, coraggio, competenza”, è affidato l’arduo compito di cambiare il volto della Rai. “Il cambiamento incute timore. Ma la paura dovrebbe essere quella della stagnazione, che congela i nostri talenti, le nostre energie” ha detto un po’ di tempo fa parlando in generale dell’Italia. Ma il discorso è applicabile ad ogni caso particolare italiano. Anche ovviamente all’azienda televisiva pubblica.
Da Mtv alla Rai
Quello di agosto sarà per lui un mese di duro lavoro. Il suo piano è atteso già per settembre. Campo Dall’Orto che tanto bene ha fatto ad Mtv, ha dimostrato di saper innovare ed inventare la televisione per un pubblico giovane. La Rai non è esattamente la stessa cosa. Per questo motivo, il manager ha voluto subito incontrare il neo presidente Maggioni per schiarirsi le idee e per iniziare ad approntare qualche discorso in merito a quello che potrà essere il palinsesto della nuova Rai.
La sfida lanciata da Netflix
Proprio sul palinsesto si prospetta una delle maggiori sfide per la televisione pubblica. In autunno sbarcherà in Italia la piattaforma Netflix. Reed Hastings, il fondatore di quest’ultima ha già lanciato il guanto di sfida: “Per cinquant’anni abbiamo avuto la tv lineare, prima generalista e gratuita, poi a pagamento. Ma ogni cosa ha il suo tempo, e prima o poi viene sostituita. L’internet television ti consente di costruire il tuo palinsesto, non quello di qualcun altro, la puoi vedere quando vuoi, su qualsiasi schermo, ovunque. È come il telefono mobile rispetto al fisso”. La nuova Rai è avvisata.
L’on-demand è il futuro
La programmazione ad orari prefissati, il vecchio palinsesto per intenderci, non funziona più. O meglio, funziona soltanto per le grandi dirette come gli eventi sportivi, lo spettacolo e i fatti di cronaca. Le fiction di scarsa qualità sembrano avere i giorni contati: si va verso le grandi serie, poche, ma di qualità. È la legge dell’on-demand. Una legge rafforzata dai sempre più ridotti costi delle connessioni dati.
“La paura è la miglior alleata della conservazione”
Il nuovo corso della Rai dovrà portare la televisione pubblica sulla strada della modernità. Il primo obiettivo di Dall’Orto sarà quello di sconfiggere la paura del cambiamento, quella paura che, come lui sa bene, “è la miglior alleata della conservazione”.