Fiom, Landini: “In questi anni fatti errori gravi”
“Sono stati fatti degli errori gravi in questi anni e la forza di Renzi è frutto di questo e della poca autonomia che ha avuto nei confronti della politica e dei governi”. Lo afferma il segretario della Fiom, Maurizio Landini, che al congresso della Cgil ha presentato una mozione alternativa a quella del segretario Susanna Camusso. “C’è bisogno di cambiare, avere 280 contratti nazionali di lavoro non serve a molto quando hai milioni di persone che non sono tutelate”.
Nella Cgil “c’è una discussione esplicita e ci sono delle visioni diverse: il congresso – aggiunge Landini a margine di un incontro della Fiom a Milano – credo le abbia rese evidenti e io penso che far finta che la crisi di rappresentanza non riguarda il sindacato sia un errore grave e in particolare la Cgil deve rendersi conto che deve cambiare”. “Noi non rappresentiamo milioni di giovani che vedono in noi un ostacolo. Questo è un tema che va affrontato, cambiando e riformando, aprendosi e rendendo trasparente la vita nel sindacato e recuperando anche una capacità: la Cgil deve tornare a essere il luogo che permette alle persone che lavorano di essere tutelate, deve essere trasparente e democratica, dove si vota e si decide”, prosegue il segretario della Fiom rispondendo ai giornalisti. “Le pensioni non ci sono più, la precarietà è cresciuta e i salari sono più bassi e questo vuol dire che non hai ostacolato e messo un campo una tua idea. Bisogna andare – chiede Landini – verso il sindacato dell’industria, pochi contratti affinchè a parità di lavori corrisponda parità di diritti: la Cgil ha fatto l’errore di non capire fino in fondo cosa succedeva alla Fiat, si diceva che la Fiat era un fatto tecnico e un caso irripetibile e non si è capito che eravamo di fronte a un processo che ha messo in discussione contratti e l’esistenza stessa del sindacato e della contrattazione collettiva dentro le imprese”. “Questi mi sembrano errori gravi e c’è bisogno di un cambiamento di strategia e penso che gli esiti del congresso indichino che di questa discussione c’è assolutamente bisogno”, conclude il segretario della Fiom.