Roberto Calderoli a difesa di Bossi e sulla Riforma Senato: “Ritiro emendamenti se…”
L’ostruzione della Lega sulla riforma del Senato può saltare o almeno ammorbidirsi. Il più tenace combattente del Carroccio in tema di riforme ed in generale su ogni provvedimento legislativo si chiama Roberto Calderoli che annuncia: “Sono pronto a ritirare i miei 600 mila emendamenti sulla riforma del Senato”. Il passo verso il Governo ha una precisa e dichiarata contropartita: la grazia per Antonio Monella. Chi è? La persona arrestata dopo aver ucciso colui che gli stava rubando l’automobile. Sul punto pare siano in corso contatti col ministero: ” Mi ha scritto – spiega Calderoli – il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, e mi ha detto che mercoledì il ministro Orlando manderà al Quirinale gli atti della grazia per Antonio Monella. Se è davvero così, ritiro gli emendamenti”. “Il ministro Orlando da un anno ci giura e promette di trasmettere gli atti al Quirinale. Il sottosegretario ha confermato che in settimana tutto verrà inviato al Presidente della Repubblica. Come avevo promesso, se questo avverrà, in commissione ritirerò tutti gli emendamenti”.
Calderoli difende Bossi
Dal palco della festa della Lega a Bergamo Calderoli parla di Bossi. Motiva l’assenza del leader storico comunicando che “è in ospedale” ma solo “per accertamenti”. E sull’argomento lancia una stoccata a chi “vive Bossi quasi come un fastidio. Senza di lui non ci sarebbe la Lega. Chi lo accusa di essersi approfittato delle risorse della Lega è una carogna. Le cose che sono successe, sono accadute dopo la sua malattia. Non ha mai preso un euro per sé”.