Sondaggio immigrazione (Ixè): la linea Renzi batte quella Salvini

Sondaggio immigrazione (Ixè): gli italiani bocciano la linea Salvini

Il sondaggio realizzato dall‘istituto Ixè e trasmesso questa mattina dal programma Agorà si concentra su due tematiche: l’immigrazione e la fiducia verso leader politici e governo.

Si parte con il primo argomento sempre più di scottante attualità. Il quesito che viene posto agli italiani è semplice e diretto, in materia di immigrati chi ha ragione, Renzi o Salvini? I risultati sono molto interessanti. 4 italiani su 10 non sono soddisfatti delle proposte di entrambi, mentre il 34% sposa la linea del Presidente del Consiglio. Solamente il 19% degli intervistati si dichiara d’accordo con le idee del leader leghista che ha sempre fatto dell’immigrazione il cavallo di battaglia principale per trasformare la Lega Nord in movimento nazionale.

Sondaggio Ixè: stabile la fiducia verso Matteo Renzi

Per quanto riguarda la fiducia non ci sono grandissimi scostamenti. Resta stabile quella verso Matteo Renzi. Attualmente il segretario del Partito Democratico si attesta al 30%. Nessuno scossone, secondo Roberto Weber, neanche per il Governo che però flette dell’1% passando dal 28% al 27%.  Nella particolare classifica resta al comando, la figura di garanzia per eccellenza, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il 59% di gradimento. Il grafico mostra un trend in calo ( fisiologico) per lui rispetto al momento dell’insediamento. Complice il periodo estivo non si evidenziano significativi scostamenti neanche per gli altri leader: Salvini resta al 22% mentre Grillo, Berlusconi e Alfano perdono un punto percentuale ottenendo rispettivamente il 20%, 12% e 11%.

 Data di esecuzione: 26/8/2015 Metodologia di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 9.026 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: 3,1%