Sondaggi Grecia, Syriza quasi sicuramente senza maggioranza
Sondaggi Grecia, Syriza quasi sicuramente senza maggioranza
Le elezioni del 20 settembre si avvicinano e i sondaggi anche nel Paese ellenico sfornano sondaggi senza tregua.
Sono molte le case di sondaggi in Grecia, forse inaspettatamente, per un Paese così piccoli, e non abbiamo modo di verificare l’affidabilità di ognuna, ma riportiamo gli ultimi sondaggi del weekend, come vengono coperti da Electograph.com
Sondaggi Grecia, vantaggio di Syriza anche sotto il 2%
Syriza, come nei sondaggi di settimana scorsa, appare sempre essere in vantaggio su Nea Demokratia, ma con vantaggi del 1’9%, 2,7% o del 3,6%, nei tre sondaggi di oggi.
Vediamo i sondaggi degli ultimi giorni confrontati con il risultato di gennaio:
Come si vede per Alco addirittura la distanza è inferiore al 2%, sotto l’errore statistico, Syriza perderebbe tra il 5 e il 7% rispetto a gennaio, mentre Nea Demokratia sarebbe stabile o in leggerissima discesa.
A guadagnare voti sono le formazioni minori, come Unità Popolare, scissione di Syriza, l’Unione dei centristi, formazione liberale e anti-corruzione, dati intorno a 5-6% e 4-5% rispettivamente, mentre resisterebbero sulle loro posizioni gli altri, i comunisti, Alba dorata, i liberal di Potami e il PASOK socialista. Rischia di non passare la soglia del 3% il partito di centrodestra degli Indipendenti Greci, partner di governo di Tsipras in questi mesi
Sondaggi Grecia: Syriza senza maggioranza dovrebbe allearsi agli europeisti
Oggi però possiamo riportare anche i seggi che sotto le ipotesi di questi sondaggi, i partiti conquisterebbero in Parlamento:
Come vediamo Syriza non andrebbe oltre i 131 seggi nell’ipotesi migliore, avendo bisogno di più di 20 seggi per governare. Non potrebbero arrivare dai Greci Indipendenti, che se anche entrassero in Parlamento avrebbero al massimo 9 seggi.
Escludendo alleanze con i comunisti del KKE, con Alba Dorata e con i dissidenti di Unità Popolare non rimangono che i partiti moderati europeisti, Potami, Pasok e l’Unione dei Centristi.
Servirebbero almeno due partiti di questi tre, e certo non sarebbe un appoggio gratuito. Si prevede quindi una ulteriore svolta centrista per Tsipras se vorrà rimanere premier.