Immigrazione: 500mila rifugiati all’anno per la Germania
Immigrazione: il vice-cancelliere tedesco Sigmar Gabriel ha detto che la Germania potrebbe accogliere 500mila migranti ogni anno per diversi anni. Nella notte scontri tra polizia e migranti sull’isola greca di Lesbo.
Immigrazione: gli scontri a Lesbo
Nella notte tra lunedì e martedì, la situazione sull’isola di Lesbo è stata “sul punto di esplodere” ha detto l’attuale ministro dell’immigrazione greco Yiannis Mouzalas. La guardia costiera e la polizia in assetto anti-sommossa hanno ingaggiato dei duri scontri con circa 2500 migranti che tentavano di salire a bordo di un traghetto diretto ad Atene.
Sull’isola di Lesbo, a due passi dalla Turchia, vivono 80mila persone: nei pressi del porto di Mytilene, la città principale dell’isola, tra i 15mila e i 17mila migranti aspettano – in condizioni “miserabili” dice sempre il ministro Mouzalas – il permesso delle autorità greche per mettersi in viaggio verso il nord dell’Europa. Alcuni sono in attesa dei documenti necessari da più di 2 settimane.
L’UNHCR, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha chiesto di varare “misure eccezionali” per accelerare i tempi di registrazione: il porto di Mytilene è provvisto soltanto di un piccolo ufficio per la registrazione di migliaia di migranti (la metà dei 230mila approdati in Grecia dall’inizio dell’anno è sbarcato sull’isola). Nel frattempo, le autorità greche aumentano il personale deputato a mantenere l’ordine inviando altri 60 poliziotti e altre due squadre anti-sommossa.
Immigrazione: l’annuncio di Gabriel
I fatti di Lesbo, hanno spinto il vice-cancelliere tedesco Sigmar Gabriel a chiedere, nuovamente, ai paesi dell’Ue di farsi carico della propria quota di rifugiati. Intervistato dalla televisione pubblica ZDF, Gabriel ha detto di non avere dubbi in proposito: la Germania potrebbe accogliere 500mila rifugiati ogni anno per diversi anni, forse anche di più.
Quest’anno Berlino ne accoglierà 800mila, 4 volte il numero dell’anno scorso. La Germania si farà carico di una quota molto maggiore rispetto a quella degli altri paesi europei perché il paese è in grado di sostenere lo sforzo dal punto di vista economico. Tuttavia, l’Europa non potrà affrontare la crisi contando solo su Germania, Svezia e Austria, ha concluso Gabriel.
