Renzi a tutto tondo sulle scadenze del Governo: “Massimo due mandati, poi a casa”
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervenuto alla trasmissione d’approfondimento Otto e Mezzo, ha tracciato una sintesi dei prossimi obiettivi e dei termini ultimi del suo Governo illustrando, con una panoramica generale, le specifiche dell’agenda politica.
I termini dei mandati
Il premier ha palesato con determinazione i termini ultimi e le colonne d’Ercole dei mandati governativi possibili: “Io farò al massimo due legislature. Se mi rileggeranno, sarà l’ultima”.
In questo arco temporale ipotetico, Renzi ha dimostrato d’avere le idee abbastanza chiare confermando l’approdo entro ottobre della riforma costituzionale, la quale dovrebbe veder nascere, salvo eventuali forche caudine parlamentari, il nuovo Senato delle autonomie, non prima di avere definito i contorni, e naturalmente i costi, della ventura legge finanziaria.
27 miliardi e debito pubblico in discesa nel 2016
“Ci sarà una manovra finanziaria da circa 27 miliardi di euro e non ci sarà nessuno sforamento di conto. Anzi dal prossimo anno scende il debito”. Dunque rosee previsioni per una partita, quale quella dell’economia e del fisco, che vede l’Italia al bivio metodico di una ripresa ancora per molti fattori passibile d’essere considerata congiunturale e non strutturale. Matteo Renzi tuttavia, ostentando sicurezza e guardando ai principali indicatori economici, non ha rinunciato ad una ulteriore iniezione di ottimismo anche per quanto riguarda il debito pubblico, uno dei mali atavici del sistema economico del Paese, e il Pil, previsto in crescita: “L’Italia ha previsto una crescita del Pil dello 0,7 per cento per il 2015. Ma nell’aggiornamento del Def (Documento di economia e finanza ndr), che avremo al prossimo Consiglio dei ministri, la previsione passerà dallo 0,7 allo 0,9”.
Immigrazione e politiche sociali
Immancabile naturalmente il punto sulla spinosa questione dei migranti e sulle politiche sociali di contenimento e integrazione. Il presidente del Consiglio, con riferimento al recente mancato accordo sulla ripartizione dei profughi e dei rifugiati in seno all’Unione Europea, si è mostrato speranzoso, auspicando un coordinamento maggiore che faccia da piattaforma solida per i tre pilastri dell’identificazione, della gestione e dell’inserimento sociale dei flussi migratori: “Io, sull’immigrazione, non ho mai visto l’Europa unita e ci ho fatto nottate: a luglio l’Italia con poche partnership, come Malta, era a dire di smettere di pensare che fosse solo il problema di pochi Paesi”. Nonostante tali premesse, Renzi ha infine aggiunto: “Sembra che finalmente i colleghi Ue si siano convinti di tre cose insieme: centri di identificazione, politica di rimpatrio, ma è fondamentale anche la cooperazione internazionale”.
Imu agricola
“L’Imu agricola sarà cancellata dal primo gennaio 2016. Non si pagherà l’Imu agricola”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi dal palco della Giornata Nazionale dell’Agricoltura organizzata da Coldiretti ad Expo. “Non pagheremo neanche piu’ l’Irap agricola”, ha poi aggiunto, “abbiamo trovato le risorse ieri” e “sarà nella proposta al Parlamento”.
Riccardo Piazza