Sondaggi Renzi: risale la fiducia per il premier, M5S sempre molto forte
Sondaggi Renzi: risale la fiducia per il premier, M5S sempre molto forte
Anche il sondaggio IPSOS per il Corriere sembra confermare il trend di settembre già delineato da altri istituti, ovvero un recupero del PD e del suo leader Renzi nelle preferenze degli italiani.
Le notizie più positive dal lato economia, ma anche il clima cambiato sull’immigrazione che ha tolto carburante alle polemiche su questo tema hanno sicuramente fatto bene al PD e al governo.
Sondaggi Renzi: il premier risale al 37% di fiducia, +5%
Così rispetto alle ultime rilevazioni IPSOS di giugno, successive alle sconfitte del PD alle amministrative, il partito del premier recupera circa l’1,6% e va al 33,1%, probabilmente a spese di SEL e NCD-UDC. Infatti il partito di Vendola perde uno 0,1% portandosi al 4,3% assieme a Rifondazione, mentre l’Area Popolare va al 3,7%, 0,6% meno di giugno.
In ogni caso entrambi i partiti sarebbero in Parlamento superando la soglia del 3% dell’Italicum in ipotetiche nuove elezioni.
Venendo ai principali partiti di opposizioni è sopratutto la Lega Nord che attraversa un momento non positivo, il primo dell’era Salvini: -1% rispetto a giugno, al 13,7%, vede avvicinarsi Forza Italia che sale di uno 0,4% al 12,8%.
Insieme tuttavia non raggiungono il Movimento 5 Stelle, al 27%, e ci vorrebbe Fratelli d’Italia, al 3,5% in discesa di uno 0,7%, per superare il movimento di Grillo, che perde sì uno 0,5%, ma rimane l’opposizione principale, a livelli molto alti rispetto ad altri istituti demoscopici.
A livello di fiducia, Renzi risale al 37% rispetto al 32% di metà giugno, ed è stabilmente in testa, seguito da una serie di diversi politici che si contendono il secondo posto: Meloni e Salvini al 28%, poi Di Maio, l’enfant prodige del M5S al 27%, appena sopra il 26%di Grillo stesso. Più in basso Berlusconi al 22%, e ancora più in fondo Alfano con il 14% di fiducia e Vendola con il 16%.
Anche il governo nel suo complesso risale la china, portandosi al 36%, in ogni caso valori inferiori a quelli di metà 2015 e tutto il 2014