Centrodestra: Salvini, Fitto e Meloni rottamano Berlusconi
“L’hanno capito, questi di Forza Italia, che per loro è finita. La valanga finale è in arrivo. La prospettiva di chi rimarrà con Berlusconi è quella di finire tra le mani di Salvini“. Basta leggere le parole di Vincenzo D’Anna, 64 anni, ex deputato azzurro, ex Gal, ora verdiniano di ferro, per capire qual è il destino che attende il partito guidato dall’ex premier, che i sondaggi danno settimana dopo settimana sempre più in caduta libera.
Lo si è capito anche ieri quando all’Hotel Nazionale di Roma, il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha incontrato ex Udc, ex An, ex missini ed esponenti attuali o transfughi di Forza Italia (leggasi Raffaele Fitto). Di fatto il leader del Carroccio ha lanciato l’Opa sul centrodestra: “In questo momento porto la carretta ma non devo giustificarmi di nulla. Il centrodestra non vincerà se lo guida Salvini, e chi lo dice? Non giro in giacca e cravatta, ho la maglietta, ma questa estate ho visto notai, imprenditori, partite Iva e sono i più incazzati sulla terra”. E per essere ancora più preciso su chi guiderà il centrodestra d’ora in poi ha chiosato: “Vedrò Berlusconi di qui a breve, con rispetto perché ha fatto tantissimo, ma bisogna andare avanti. Mandare a casa questa gente è fondamentale. Ma con un progetto, per cambiare l’Europa”.
Tesi condivisa da un ex fedelissimo del Cavaliere, Raffaele Fitto che ha guidato la scissione dei Conservatori e Riformisti da Fi: “Dobbiamo dare atto a Berlusconi di avere un merito storico: aver organizzato il centrodestra e di averci messo la faccia negli ultimi 20 anni. Ma ogni grande storia ha un inizio e una fine, bisogna guardare al futuro“.
Alla rottamazione di Berlusconi provvede anche Giorgia Meloni, che in un lungo intervento su Il Tempo, spiega quali sono stati i motivi che hanno portato al crollo il centrodestra: “La realizzazione di un soggetto politico maggioritario, chiamato Popolo della Libertà, si è rivelato un bluff dalle conseguenze tragiche. E’ l’ errore storico che imputo a Silvio Berlusconi: non aver saputo tramutare il suo straordinario carisma in un partito politico destinato a sopravvivergli e a rappresentare valori maggioritari come identità nazionale, rispetto dell’autorità pubblica, conservatorismo ambientale, sociale e religioso, liberalismo economico, visione estetica e lirica di sé stessi e della propria storia di nazione. Per questo ora il centrodestra è lacerato, diviso tra chi non ha il coraggio o la lungimiranza per ricostruire e chi si è addirittura venduto al nemico pur di raccattare dal pavimento qualche briciola di potere”.