Rai 3, Renzi: “Non c’è alcun editto bulgaro” Giannini di Ballarò reagisce agli attacchi
Il conduttore di Ballarò Massimo Giannini reagisce contro gli attacchi ricevuti da Rai 3 in queste settimane. Sotto accusa le parole del deputato democratico Michele Anzaldi. Nonostante il tentativo di riconciliazione di Renzi l’ex vicedirettore di Repubblica Giannini va all’attacco del premier. “Il compito del presidente del Consiglio è governare il Paese, non decidere se i palinsesti dei programmi Rai siano giusti o sbagliati. Ieri Renzi lo ha riconosciuto, ed è un bene, ma una settimana fa non è stato così e questo ha creato un clima da editto bulgaro”. Per Massimo Giannini il premier ha fatto “come il cacciatore che scioglie la muta dei cani”. “Dal momento in cui ha messo sotto accusa i talk del martedì è partito un fuoco di fila e chiunque si è sentito legittimato a sparare a zero contro l’informazione televisiva”.
Verso Ballarò “che ci sia stato un attacco è sotto la luce del sole, ma voglio chiarire una cosa: io non cerco improbabili martirii e dal punto di vista televisivo non ho ne’ la storia ne’ la stoffa di Michele Santoro. Vorrei solo far bene il mio lavoro. Per questo, per me il caso è chiuso”.
Sull’intervista al Tg3 di Bianca Berlinguer, Giannini dice: “Apprezzo il fatto che Renzi abbia detto ad esempio che non ci sono liste di proscrizione. Aggiungerei: ci mancherebbe altro. Ma il timore è che, toni a parte, la sostanza resti quella”. “La sensazione è che sia sgradito tutto quello che non corrisponde alla narrazione che Renzi vuole proporre al Paese”. “Ho il massimo rispetto per i parlamentari della Vigilanza ma ho trovato inaudite le parole di Michele Anzaldi. Dire ‘non hanno capito chi ha vinto’ mi ha ricordato i momenti più bui della prima Repubblica, quando a Bruno Vespa toccava dire: il mio azionista di riferimento è la Dc”. E sugli ascolti conclude: “Bisogna dirsi le cose con chiarezza. La crisi dei talk riflette la crisi del discorso pubblico”.
Che ha detto Renzi al Tg3?
“Non c’è alcun editto bulgaro. L’editto bulgaro l’ha fatto Berlusconi. Il mio lavoro è governare e non fare liste di proscrizione”. Matteo Renzi con queste dichiarazioni cerca di spegnere la polemica dopo lo scontro tra maggioranza e dirigenza di Rai 3. Lo fa con un’intervista alla direttrice Bianca Berlinguer. Sulla presenza della politica nei fatti che riguardano il servizio pubblico afferma: “Finché la legge prevede che la commissione di Vigilanza Rai abbia il ruolo che ha è sacrosanto che i suoi membri esprimano le proprie opinioni”. “C’è chi – ha aggiunto Renzi la mattina guarda i dati dell’auditel e chi quelli dell’Istat».