Senato, Barani e D’Anna sospesi per 5 giorni. Sanzioni anche per Airola e la Lega
I senatori Lucio Barani e Vincenzo d’Anna di “Alleanza liberale, popolare e autonomie” (Ala) sono stati sospesi da Palazzo Madama per 5 giorni per i gesti osceni nei confronti delle senatrici a 5 stelle di giovedí scorso. Una giornata di sospensione anche per il senatore del Movimento 5 Stelle Alberto Airola. Inoltre sono stati sanzionati con la censura il capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama Gianluca Castaldi e i senatori della Lega Nord rei di aver sventolato in aula finte banconote per denunciare la “compravendita” di senatori da parte del governo. Questa la decisione dell’Ufficio di Presidenza del Senato riunitosi oggi alle 13 e protattosi fino al primo pomeriggio a causa dell’assenza dei capigruppo proprio di Ala e dei “Conservatori e riformisti” di Raffaele Fitto. La ripresa della riunione è stata possibile grazie all’arrivo di Ciro Falanga e Cinzia Bonfrisco. La seduta dell’aula prevista per le 15 è stata rinviata di mezz’ora per consentire all’ufficio di presidenza di esprimersi.
Barani venerdí scorso aveva mimato in aula un atto di sesso orale rivolto alla senatrice del Movimento 5 Stelle Barbara Lezzi. Un gesto simile era arrivato anche dall’ altro senatore ex berlusconiano ed oggi verdiniano, Vincenzo D’Anna, che si era portato le mani verso l’inguine come dimostrato da un video pubblicato sul blog di Beppe Grillo.
Il primo, conosciuto per il perenne garofano nel taschino della giacca in onore di Bettino Craxi, si era difeso cosí: “Con la mano rivolta verso il mio stesso volto invitavo quanti impedivano l’intervento del senatore Falanga ad ingoiare i fascicoli che tanto veementemente stavano sventolando”. Anche D’Anna in un’intervista pubblicata stamani dal Corriere della Sera ha provato a giustificare il suo gesto. “Non ho nulla di cui scusarmi – ha chiarito il senatore verdiniano – il gestaccio lo ha fatto la Lezzi a Barani e io l’ho mimato”. L’ufficio di Presidenza evidentemnte non gli ha creduto.
La “pena” di 5 giorni inflitta ai due senatori verdiniani è quindi piú pesante dei 3 giorni di sospensione che erano stati imposti lo scorso anno al deputato del Movimento 5 Stelle Massimo De Rosa reo di aver offeso pesantemente le deputate del Pd “in Parlamento solo perchè brave a fare i pompini”.
L’annuncio è stato datto all’aula dal Presidente del Senato Pietro Grasso che ha definito molto gravi i gesti di giovedí scorso perchè “hanno offeso persone e senatori” e “minato la credibilità delle istituzioni”. L’ex Procuratore nazionale antimafia ha anche annunciato che nei prossimi giorni saranno fatte nuove indagini conoscitive per accertare altre eventuali responsabilità.
Delusione dalle fila del Movimento 5 Stelle che si aspettava una sanzione piú pesante. Il questore pentastellato Laura Bottici non ha votato in ufficio di Presidenza perchè “5 giorni per un fatto cosí grave non ha senso, è assurdo”. Anche la vittima dellle oscenità di Barani e D’Anna, Barbara Lezzi, ha definito troppo “lieve” la punizione ma – ci tiene a sottolineare – “i due senatori non si sono ancora scusati”. Oltre ai verdiniani l’altro sospeso è Alberto Airola che si è difeso ammettendo di aver protestato ma “senza offendere nessuno”.
Al momento in cui scriviamo nessuna scusa pubblica è pervenuta dai due “imputati”. Sull’argomento si è tornato ad esprimere Vincenzo D’Anna che ha continuato a sostenere la colpevolezza della senatrice Lezzi.
Nel pomeriggio intanto sono ripresi i lavori sulla riforma del Senato da approvare entro e non oltre il 13 ottobre.
Giacomo Salvini