NCD, Quagliariello si dimette da coordinatore Alfano gelido: “Non trattengo nessuno”
Rischi in vista per la maggioranza. Gaetano Quagliariello pronto a spaccare il movimento politico nato a sua volta dalla scissione di Forza Italia. Prima a sostegno del Governo Letta e oggi in linea con l’esecutivo del premier Renzi la rottura interna al Nuovo Centrodestra rischia di compromettere i numeri della maggioranza e mandare in tilt il Governo.
La prima mossa ufficiale è data dalle dimissioni da coordinatore nazionale del senatore Gaetano Quagliariello che al Corriere afferma: “Io avevo proposto di uscire dal governo, restando nella maggioranza delle riforme. Ora che le abbiamo portate a termine, uscire è ancora più urgente”. La mossa di Quagliariello è stata anticipata da Nunzia De Girolamo che dopo una lunga fase di aperta critica al Governo e alla formazione politica a cui aveva aderito ha deciso di rientrare in Forza Italia. Mentre Quagliariello sembra guardare in un’altra direzione pur restando nel campo dei moderati.
Quagliariello vicino alle posizioni di Fitto e Tosi
L’ex ministro per le Riforme riflette poi sull’ipotesi di una sua lista con Fitto e Tosi: “alle Regionali abbiamo preso il 4 per cento. Ma dove abbiamo fatto alleanze con Tosi e Fitto, abbiamo toccato il 19 per cento. Ora dobbiamo scegliere. O continuiamo su questa linea di ricerca, incompatibile con un ruolo di governo interpretato in modo soft, oppure abbracciamo un’alleanza organica con la sinistra, oggi impedita dalla legge elettorale. Rimanere in mezzo al guado è pura follia”.
Tutto nelle mani di Alfano
Monica Guerzoni chiede: “nel caso in cui Alfano non esca dal governo?”. La risposta è diretta: “Seguo un percorso. La prima fase, quella del dibattito interno, voglio affrontarla senza la carica di coordinatore. Se non si sposta niente ognuno agirà di conseguenza e assumerà la proprie decisioni”. “Siamo a un bivio, si tratta di capire se si può andare avanti insieme e se c’è qualcun altro che la pensa come me. Come io spero. In caso contrario, non è un obbligo continuare a fare politica”.
Spettro Futuro e Libertà
L’ex coordinatore avverte poi sui pericoli che corre l’Ncd: “rischiamo di disegnare la stessa parabola di Fli”.
Risposta gelida del ministro Alfano
La risposta del ministro dell’Interno è gelida: “Non ho forzato nessuno per entrare in NCD quando c’era da avere un gesto di coraggio, non trattengo nessuno ora. Ma se tiro una riga di quanto fatto, il bilancio è molto positivo”. Il tono della risposta lascia intendere che Alfano non ha alcuna intenzione di dare seguito alle richieste dell’ormai ex coordinatore nazionale. E la mini-scissione diventa, salvo colpi di scena, si avvicina sempre di più.
Giovanardi: “Pronto a nuovo gruppo”
A seguire Quaglieriello potrebbero essere in tanti. Tra questi anche Carlo Giovanardi. “Nei prossimi giorni potrebbe nascere al Senato un nuovo gruppo e potremmo essere più di 10” spiega il senatore di Ncd. “Personalmente – dice – non voterò più la fiducia e mi sono deciso dopo la forzatura che è stata fatta mercoledì per incardinare il ddl unioni civili direttamente in Aula”. “Sono di centrodestra e voglio restarci – assicura – senza finire nel Pd che vuole liberalizzare le droghe e dire sì alle adozioni gay”.