Sondaggio Ixè, il 57% dice sì all’aumento del denaro contante

Sondaggio Ixè: italiani favorevoli all’aumento del denaro contante e sempre più convinti da Papa Francesco

Dopo aver analizzato nel dettaglio la parte elettorale del sondaggio Ixè per Agorà, in questo articolo l’attenzione sarà dedicata alla restante parte della rilevazione, ovvero, quella dedicata agli argomenti socio-politici. Un ruolo preminente lo gioca sicuramente Papa Francesco che è il protagonista di due cartelli su quattro. Innanzitutto è bene sottolineare come la fiducia verso il pontefice sia aumentata dell’1% in questa settimana ed è arrivata al suo massimo relativo nel periodo considerato, l’87%.

La seconda diapositiva mostra come l’opinione pubblica abbia giudicato positivamente la scelta di non rinviare il Giubileo a causa delle dimissioni di Marino e del caos amministrativo che regna su Roma.  Anche in questo caso si arriva a percentuali bulgare: l’89% degli intervistati è per il no, il 6% per il rinvio mentre cinque persone su 100 non sanno esprimere un’opinione in merito.

Più politici i rimanenti argomenti trattati. La minoranza dem e le opposizioni hanno duramente contestato la norma, inserita nella legge di stabilità, sull’aumento dell’uso del contante da 1000 a 3000. Lo stesso Raffaele Cantone dall’ anti-corruzione ha giudicato negativamente la proposta. Gli italiani, però, sembrano apprezzare: il 57% si dice d’accordo con la novità introdotta, il 30% si oppone ad essa e il 13% non sa o non si esprime. Populismo, mossa elettorale o semplicemente sintonia tra il Premier, Matteo Renzi, e una parte di elettorato da conquistare? I maliziosi direbbero che in Italia il partito degli evasori è molto ampio…

Si chiude con l’arresto di Mario Mantovani, il numero 2 della regione Lombardia. E’ possibile fare il paragone con Mani Pulite? In questo caso le risposte che arrivano dal campione sono particolarmente frammentate. La maggioranza relativa è al 37% ed appartiene ai “Sì” che staccano di cinque punti i “No”. Estremamente significativo il 31% che deriva dai non so, segno evidente che questa vicenda deve essere ancora pienamente metabolizzata dall’opinione pubblica. A quel punto sarà interessante osservare se ci saranno ricadute sulle intenzioni di voto per la Lega di Matteo Salvini.