Chi sono i Moderati per Renzi?
Da un po’ di tempo a questa parte in Parlamento si è insediato un nuovo gruppo che ha un nome del tutto aleatorio, perché di fatto sulla carta politica ancora non esiste: i Moderati per Renzi. Il gruppo in realtà, nelle intenzioni dei creatori, esisterebbe già se non fosse che in molti hanno i piedi in altre scarpe e ancora non se le sono tolte. Chi per convenienza, chi perché aspetta il momento giusto per farlo. Sappiamo però chi si cela dietro questo progetto politico: Denis Verdini, ora leader di Ala, ma forse, in futuro, tra i fondatori dei Moderati per Renzi. Un vecchio/nuovo contenitore centristra che avrà il compito di raccogliere dentro di sè tutte le pecorelle smarrite del fu centrodestra.
Moderati per Renzi, ecco chi vuole farne parte
Silvio Berlusconi, nonostante i desiderata, continua a calare nei sondaggi. Ncd è già sul viale del tramonto. L’Udc è impersonata dal solo Casini. Italia Unica rischia di diventare una copia sbiadita dell’allora già sbiadita Italia Futura di Montezemolo. Ala, il gruppo di Verdini, è solo di passaggio. Lo sbocco finale per tutti quanti è i Moderati per Renzi. Progetto a cui l’ex plenipotenziario berlusconiano sta lavorando da tempo. Fabrizio Cicchitto è attratto dall’idea dell’ex compagno di partito e non lo ha di certo nascosto nell’intervista concessa all’Huffington Post. Ma da solo non basta. Per questo Denis Verdini sta aspettando lo scioglimento di Ncd per recuperare quanti più adepti possibili. Anche perché il premier Matteo Renzi controlla parte del suo partito in Parlamento, ma non tutto. Forse perché, come spiega Ernesto Galli della Loggia nel suo editoriale di oggi sul Corriere, “Renzi è alla ricerca di un partito. Sembra paradossale dirlo per uno che come si sa è il segretario del Pd, ma il fatto è, come è ben noto, che del suo partito egli ha un controllo abbastanza evanescente”.