Expo, Cantone: Milano capitale morale, Roma priva di anticorpi

Pubblicato il 28 Ottobre 2015 alle 18:08 Autore: Giacomo Salvini
raffaele cantone giustizia

“Milano è tornata ad essere la capitale morale del Paese, mentre Roma sta dimostrando di non avere quegli anticorpi di cui ha bisogno in vista del Giubileo”. Raffaele Cantone, ricevendo il Sigillo della Città direttamente dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, è tornato sul confronto tra le due metropoli più importanti del nostro paese. Da un lato Milano, che con il successo di Expo sembra aver ritrovato quella linfa perduta negli anni passati; dall’altro Roma, la capitale messa in ginocchio dalle inchieste su mafia e corruzione, con un Sindaco che cammina ancora oggi sul pericoloso crinale delle dimissioni.

Il Sindaco uscente Pisapia ha aperto la cerimonia con parole di elogio nei confronti del Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) “perché se oggi la città è al centro dell’attenzione del mondo ed è vista come punto di riferimento anche per la lotta alla corruzione da organismi nazionali e internazionali è anche merito di Cantone”. Alla cerimonia era presenti anche il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca e il procuratore capo (anche lui uscente) Edmondo Bruti Liberati.

Cantone ha iniziato il suo discorso con un simpatico riferimento alle proprie origini “da terrone”, sottolineando così la soddisfazione doppia per aver ricevuto un riconoscimento tanto importante.

Cantone: “Milano capitale morale

Poi è arrivata la stoccata. “Il modello Milano – ha detto il magistrato napoletano – è difficilmente ripetibile se qualcuno pensa che basti l’Anac per arginare la corruzione”. “Su Roma – si è sfogato Cantone – ce la stiamo mettendo tutta ma manca proprio questo, stiamo trovando più ostacoli perché la bellezza del modello Milano è la sinergia” che significa “ognuno sui suoi binari, ma guardando all’obiettivo comune”. E quello di Milano è “un modello esportabile” solo se c’è questa sinergia “altrimenti Anac e il miglior prefetto troveranno sempre difficoltà”.

raffaele cantone giustizia

A margine della cerimonia il Presidente dell’Anac, peraltro non nuovo a dichiarazioni pubbliche di questa portata, ha anche lanciato delle frecciate neppure tanto velate all’amministrazione capitolina, compreso il governo di Ignazio Marino: “Io sto incontrando difficoltà in parte superate anche dall’impegno, perché il comune di Roma non è fatto solo da soggetti di Mafia Capitale che hanno fatto attività illecita, ci sono anche moltissime persone perbene. Il problema principale è quello di trovare una squadra in grado di funzionare. All’interno dell’amministrazione abbiamo trovato punti di riferimento importanti ma la sinergia che si è verificata a Milano è una sinergia anche difficile da esportare come modello”.

La tesi dell’ex magistrato è confermata a stretto giro anche dal Sindaco Pisapia: “Milano capitale morale? Mi sembra che parlino i fatti, non bastano le parole e noi l’abbiamo dimostrato”. Così – ha concluso il primo cittadino – “chi ha dei problemi prenda esempio da Milano”.

Cantone e le parole non dette

Eppure durante la cerimonia non è mai stato citato lo scandalo scoppiato nel maggio del 2014 con cui la Procura di Milano scoperchiò la Cupola degli appalti dell’Esposizione Universale a un anno dalla sua inaugurazione. L’inchiesta aveva portato in carcere diversi politici tra cui Primo Greganti (il compagno G, Partito Democratico), Luigi Grillo (ex Dc) e Gian Stefano Frigerio (Forza Italia), oltre a molti imprenditori accusati di aver pagato tangenti per assicurarsi i lavori di Expo 2015.

Nessuna parola neppure sull’inchiesta sul trasporto dei malati dializzati che lo scorso 13 ottobre ha portato all’arresto, tra gli altri, del vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani (Forza Italia) accusato di corruzione e dell’assessore al Bilancio Massimo Garavaglia (Lega Nord), indagato dalla Procura di Milano per turbativa d’asta.

Ma per ora tutto è passato sotto silenzio. Expo è stato un successo. Sintesi cruda: Roma corrotta, Milano integerrima. Eppure era stato lo stesso Cantone a denunciare nel suo discorso di insediamento la poca “chiarezza” e trasparenza nell’assegnazione degli appalti di Expo.

Oggi, intanto, le parole del magistrato anti-camorra rischiano di far deflagrare una polemica che cova da tempo nei meandri della politica nostrana.

L’opposizione replica alle parole di Cantone

Le prime repliche politiche giungono da due parlamentari entrambi romani doc. A stretto giro a Cantone risponde Stefano Fassina, ex dissidente democratico oggi iscritto al gruppo Misto: “Speriamo che il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, chiarisca le parole che ha pronunciato oggi su Roma: Roma ha gli anticorpi nella società civile, nelle amministrazioni e anche nella politica per sconfiggere Mafia Capitale e corruzione”.

Parole dure arrivano anche dal senatore di Forza Italia Francesco Giro: “Cantone e Pisapia rispettino Roma – ha scritto in una nota – la superiorità morale di Milano non esiste e lo dimostrano le tante inchieste anche lì e proprio su Expo. E a Pisapia ricordo che Roma è otto volte più grande di Milano con tutte le criticità di una megalopoli e capitale”. “Paragonare Giubileo e Expo – ha concluso Giro – è poi una stupidaggine”.

Il commento alle parole di Cantone è arrivato in giornata anche dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando che, a margine di un seminario sulla protezione dei testimoni di giustizia, ha detto che “Roma sta in una situazione di difficoltà ma credo ne uscirà” perché “ha una storia lunga e antica e energie morali e intellettuali per uscirne, a pochi giorni dell’inizio del processo per Mafia Capitale”.

@salvini_giacomo

L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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