Comunali Roma: tra i partiti dominio del M5S al 33%, Di Battista primo tra i candidati
Ormai la vicenda Marino, che non ha risparmiato colpi di scena, conflitti e ripensamenti, sembra volgere al termine con le dimissioni dei 25 consiglieri comunali richiesti per sciogliere il consiglio comunale.
Ora la parola dovrà passare agli elettori, ma la situazione appare veramente movimentata e quasi caotica tra le forze politiche
Comunali Roma: M5S primo al 33%, quasi il doppio del PD
Cominciano così i sondaggi che cercano di prevedere come andranno le prossime elezioni comunali nella Capitale.
Si è cimentata anche Demopolis, che ha confermato alcuni trend, come la predominanza del M5S, che vede al 33%, con un primo posto che appare sicuro, se si considera che secondo è il PD solo al 17%, quasi la metà.
E’ confermata la preminenza di Fratelli d’Italia, che sfiora il 10%, nel centrodestra, mentre Forza Italia è sotto l’8% e Noi con Salvini ottiene il 4%, certamente un record vista l’assenza della Lega finora a Roma, ma non un valore molto alto a confronto delle stime di alcuni mesi fa.
Una conferma anche il buon risultato delle liste civiche di Marchini, al 9,5%, e di Marino, al 8,2%, a testimonianza della frammentazione del quadro politico capitolino
La confusione maggiore sembra esserci nel PD, dove dovranno tenersi le primarie, del resto fortemente volute dai suoi elettori, che al 65% le ritengono necessarie. Non sembra quindi essere possibile evitare le consultazioni anche se certo si cerca non non farvi partecipare Ignazio Marino
Un altro segnale di disaffezione dei romani è certamente l’affluenza prevista, che toccherebbe il minimo, solo il 48%, contro il 53% del 2013 e il 74% del 2008. Elemento, questo che certamente favorirebbe il M5S, e non i vecchi partiti, i cui elettori sono certo quelli più propensi a non andare a votare.
Comunali Roma: tra i candidati in testa Di Battista al 30%
La vera gara alle elezioni comunali, però, è tra i candidati, più che tra i partiti, e qui la gara è più serrata, ma rimane in testa il M5S con Di Battista, al 30%, seguito da Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia ottiene il 27%, seguito da Alfio Marchini al 21% e Sabella, ex assessore alla legalità di Ignazio Marino che ultimamente ha avuto una certa visibilità, al 20%.
Gli elettori però potevano esprimere più di una preferenza, quindi la situazione rimane completamente in bilico, soprattutto perchè Di Battista ha già fatto sapere che il M5s intende rispettare le proprie regole e non candidate un deputato, così come ancora non si sa se effettivamente la Meloni sarà la portbandiera del centrodestra e nel centrosinistra vige l’incertezza più totale. L’unico candidato certo sembra proprio Alfio Marchini.
Comunali Roma: la crisi della Capitale colpa dei partiti al governo negli ultimi anni
Demopolis ha anche chiesto a romani ed italiani di chi sia la maggiore responsabilità dello stato di degrado in cui versa Roma, e di cui i media quotidianamente parlano.
Ebbene per il 72% la colpa sta nei partiti che hanno governato Roma negli ultimi anni, e questo spiega anche le percentuali che il M5S, sempre all’opposizione, raggiunge nel sondaggio.
Per il 67% si tratta del sistema creato da Mafia Capitale che ha creato inefficienza e malgoverno
Per meno della metà la responsabilità è della burocrazia, e solo per il 30% della gestione di Ignazio Marino, anche se tra i romani questa percentuale sale al 39%.
Marino per i romani tuttavia ha delle colpe, per il 60% di non essere capace di amministrare, e per un 56% non conosce a sufficienza la città quanto dovrebbe.
Tuttavia la stessa maggioranza, il 53%, pensa che abbia dimostrato onestà ed estraneità al sistema corruttivo romano.
Solo una minoranza, il 34%, pensa che abbia caratterizzato la sua esperienza uno stato di tensione con il PD e il premier Renzi.