Il Financial Times boccia la Stabilità di Renzi: Se non sarà fortunato manovra insostenibile e Italia fuori dall’Eurozona
Cattive notizie per noi dal Financial Times. L’editorialista del noto quotidiano britannico, Wolfgang Munchau, ha commentato la legge di Stabilità portata avanti dal governo Renzi sulle pagine del Corriere della Sera e, sostenendo che la ripresa all’orizzonte sia in verità “una breve finestra”, ha bocciato in toto la manovra.
“Se Renzi non sarà baciato dalla dea della fortuna non solo la manovra finanziaria si rivelerà insostenibile, ma verrà rimessa in discussione la partecipazione dell’Italia all’Eurozona”. Questa la dura sentenza di Munchau – che prima di scrivere per le pagine editoriali del Ft era direttore della sua versione tedesca, il Financial Times Deutschland -, il quale sostiene appunto che la crisi economica della Cina e dei mercati emergenti sia “molto più grave di quanto non vogliano ammettere le fonti ufficiali” e che trascinerà nuovamente l’Europa in una stagnante crescita zero.
Financial Times, legge di Stabilità “imprudente”
Di qui, i rimproveri al premier Renzi e alla sua legge finanziaria, perchè l’editorialista trova “assai imprudente da parte del governo italiano presentare una manovra finanziaria per il 2016 che non solo esaurisce i limiti di ciò che è tecnicamente possibile sotto la normativa di flessibilità dell’Unione europea, ma che inoltre contiene una buona dose di rischio strutturale” in quanto non fa nulla “per contrastare lo scossone imminente”.
“La strategia di rilancio economico in Italia e la strategia politica di Matteo Renzi si basano sul presupposto di una ripresa gagliarda imminente. Forse Renzi sarà fortunato, ma dobbiamo ammettere che gli ci vorrà una fortuna davvero sfacciata“, continua Munchau. Il suo consiglio al presidente del Consiglio? Quello di attuare “una strategia economica più conservatrice, basata su tagli fiscali con un ritorno economico maggiore, distribuiti nell’arco di più anni, abbinata a un programma più ambizioso di risparmio nella spesa amministrativa e una riforma del sistema giudiziario”.