Curdi Sinjar: Isis battuto e in ritirata
Curdi Sinjar: il Consiglio di Sicurezza del Kurdistan ha reso noto che l’operazione condotta contro l’Isis ha avuto successo e che le truppe dello Stato Islamico “sono in fuga”. Grazie al supporto aereo fornito dalla coalizione a guida Usa, i combattenti Peshmerga hanno riconquistato diversi edifici chiave della città di Sinjar, riuscendo a sfondare le linee jihadiste “da tutte le direzioni”. Già nella giornata di ieri le forze curde erano riuscite a completare una manovra di accerchiamento che le ha viste guadagnare posizioni in diversi villaggi attorno alla città da 15 mesi nelle mani degli jihadisti. Uno dei comandanti Peshmerga ha riferito al Guardian di “non aver mai visto l’Isis “così vulnerabile”.
Sinjar silo, cement factory, hospital and several public buildings now secured by brave Peshmerga. ISIL defeated and on the run. #FreeSinjar
— KR Security Council (@KRSCPress) 13 Novembre 2015
Curdi Sinjar: Isis battuto e in ritirata
Secondo quanto riportato da Al Jazeera i curdi sono entrati a Sinjar senza praticamente incontrare opposizione: fatto quantomeno inusuale, dato che i miliziani dello Stato Islamico hanno sempre opposto una strenua resistenza anche nelle battaglie che sapevano essere perse. Per le informazioni in possesso del network arabo, la maggior parte dei miliziani ha abbandonato Sinjar l’11 novembre, attuando un “ripiegamento tattico”. Per i comandanti curdi, in realtà, sono “letteralmente fuggiti”.
Peshmerga forces now inside Sinjar from all directions to clear the area of remaining #ISIL terrorists. #FreeSinjarpic.twitter.com/vORDqC3WJA
— KR Security Council (@KRSCPress) 13 Novembre 2015
Per quanto la battaglia per la difesa di Kobane abbia avuto un grande impatto “simbolico” in Occidente, dal punto di vista strategico non è minimamente comparabile alla riconquista di Sinjar, che l’Isis ha occupato lo scorso agosto. Almeno questa è l’analisi degli esperti dell’Istituto di Washington per il Medio Oriente che precisano come la città settentrionale dell’Iraq sia fondamentale per bloccare le vie di comunicazione tra Raqqa, la “capitale” siriana del Califfato, e Mosul, la maggiore roccaforte sul suolo di Baghdad. Non sono state poche le autorevoli voci curde a criticare l’operazione “Free Sinjar” come un puro e semplice “spot pubblicitario” a stelle e strisce, tuttavia, rimane il fatto che per la prima volta tutte le formazioni curde si sono unite contro il nemico comune.