Amministrative Milano, ipotesi Sallusti per il centrodestra
Il direttore del Giornale Alessandro Sallusti potrebbe essere il prossimo candidato del centro-destra a sindaco di Milano. Lo riporta stamani Carmelo Lopapa su Repubblica, secondo cui il nome del giornalista potrebbe tirar fuori il polo moderato dall’impasse degli ultimi mesi. “Alessandro Sallusti può tirarci fuori dai pasticci” avrebbe riferito Silvio Berlusconi al leader della Lega Nord Matteo Salvini nell’ultimo incontro tra i due. E la risposta sarebbe stata affermativa: “Io non avrei nulla in contrario se lui accetta” avrebbe detto il segretario del Carroccio. Un primo endorsement in favore del direttore del quotidiano berlusconiano era arrivato in primavera da Ignazio La Russa, milanese doc, oggi in Fratelli d’Italia: “Sallusti – disse La Russa– pur essendo di area berlusconiana è un uomo in grado di considerare le ragioni della Lega, di FdI e di tutto il centrodestra”.
Il no di Sallusti
In realtà dopo l’uscita di La Russa, lo stesso Sallusti aveva declinato l’invito in un’intervista al Tempo: “L’ipotesi non esiste, voglio finire la mia carriera nel giornalismo, se dovessi cambiare idea vi prego di farmi internare” perché “è come se mi proponessero di giocare nella Juve” e “tutto nasce da una frase di La Russa in un’intervista, ma si trattava di una chiara provocazione per sottolineare l’impossibilità nel centro-destra di trovare un candidato condiviso”.
La carta Del Debbio
Ad oggi, dopo mesi di discussioni, il centro-destra non ha ancora un candidato spendibile per le amministrative del maggio prossimo. Ancor di più dopo i rifiuti, in ordine di tempo, del giornalista Paolo Del Debbio, dell’ex amministratore delegato di Eni ed Enel Paolo Scaroni e dell’ex ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi. Su quest’ultimo la Lega avrebbe posto un veto legato al partito dello stesso Lupi, quel Nuovo Centro Destra guidato da Angelino Alfano e tanto disprezzato da Matteo Salvini. “Se mi chiedono un’abiura, non se ne parla, non lascio il partito, non tradisco Angelino – avrebbe risposto Lupi a Berlusconi, sempre secondo Repubblica – altra cosa se l’Ncd fosse coinvolto al tavolo della trattativa e si decidesse di adottare per Milano il metodo Lombardia” dove governano insieme Lega, Forza Italia e Nuovo Centro Destra. Ipotesi ad oggi davvero irrealistica, soprattutto dopo le ultime schermaglie tra Alfano e Salvini riguardo alle stragi di Prigi.
Sallusti rivale di Sala
Sallusti sarebbe il miglior rivale di Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo spa e probabile candidato sindaco del Partito Democratico. Entrambi non politici e provenienti dalla cosiddetta “società civile”. Tuttavia, ieri Salvini in televisione ha rivelato che i nomi in campo sarebbero due e che il candidato verrà ufficializzato solo “quando ci sarà l’accordo” con le altre forze politiche. Gli altri nomi che si fanno in questi giorni sono quelli di Maria Stella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia, e del capogruppo azzurro al Senato Paolo Romani. Ma entrambi, sostengono ad Arcore, sarebbero troppo deboli per sfidare un manager di successo come Giuseppe Sala.
Minzolini in pole per sostituire Sallusti al “Giornale”
Secondo le indiscrezioni di Repubblica la candidatura di Sallusti a Palazzo Marino permetterebbe all’ex Cavaliere anche di liberarsi dell’attuale direttore del Giornale con cui nell’ultimo periodo sono sorti parecchi dissapori. Circa un anno fa, infatti, fu proprio Berlusconi a criticare Sallusti per aver annunciato sul suo giornale una raccolta di firme per chiedere all’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la grazia per l’ex Cav, condannato e decaduto dal Parlamento nel novembre 2013. In un’intervista al Fatto Quotidiano Sallusti aveva replicato stizzito: “non capisco perché Berlusconi non dovrebbe essere d’accordo. Se i cittadini vogliono dare questa testimonianza di vicinanza e attenzione, perché interrompere l’iniziativa?”. E ancora: “io devo soddisfare il mio editore (la famiglia Berlusconi, ndr): se non è contento e se pensa che io sia influenzato dalla Santanchè (promotrice dell’appello, ndr) può sempre mandarmi via”.
Così il quotidiano di Largo Fochetti fa già i nomi di possibili sostituti di Sallusti in Via Negri: in primis, Augusto Minzolini condannato una settimana fa a 2 anni e 6 mesi di reclusione per peculato oppure Giorgio Mulè, attuale direttore del settimanale Panorama. Per effetto della legge Severino “Minzo” decadrà dal Senato perché condannato definitivamente ad una pena superiore ai due anni di reclusione. In un colloquio con Ugro Magri pubblicato sabato scorso sulla Stampa era stato lo stesso ex direttore del Tg1 a rivelare di un incontro avuto con Berlusconi subito dopo la condanna, auspicando un ritorno “all’unico mestiere che conosco” cioè “quello del cronista”.
Dopo l’uscita del retroscena di stamani, Sallusti non ha ancora preso posizioni ufficiali. Probabilmente tutto tacerà prima dell’accordo definitivo tra i vari partiti del centro-destra.
Giacomo Salvini
Twitter @salvini_giacomo