Dario Nardella: dal PD al Partito della Nazione
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è già in atmosfera Leopolda. Nell’intervista di Aldo Cazzullo pubblicata dal Corriere esprime con forza i concetti politici che secondo lui dovranno ispirare e accompagnare l’evoluzione del Pd. “Deve essere – secondo Nardella – un partito capace di parlare a tutti gli italiani, superando i vecchi paradigmi dei partiti del secolo scorso. Lo schema della contrapposizione tra destra e sinistra non è più sufficiente a leggere il nostro tempo. Dobbiamo costruire un’alternativa del tutto nuova”. “Il Partito della Nazione o il partito del premier” chiede Cazzullo? “Non mi appassionano i nomi. Ma la formula è quella. L’importante è che sia un partito legato alla dimensione del governo, non della lotta. Vicino ai territori, in modo da suscitare nuove forme di partecipazione. E con un leader forte”.
Nardella commenta la lettera-appello dei sindaci di Milano, Genova e Cagliari per una ricomposizione del centrosinistra a partire dal superamento delle divisioni tra Pd e Sel: “Mi pare la nostalgia per una restaurazione impossibile, almeno a livello nazionale. Lo dico anche da sindaco: a Firenze Sel vota contro pregiudizialmente sempre. Non so come possa riunire la sinistra. Quale sinistra, poi? Quella antisistema? La svolta di Tsipras dimostra che la scorciatoia dei populismi è sbarrata, ammesso che sia mai esistita. Quella socialdemocratica? Ma la socialdemocrazia in tutta Europa è alla canna del gas”.
“Dobbiamo essere centrali, non centristi”
Nardella pare avere le idee molto chiare: “Al di là dei nomi, noi non dobbiamo aggregare ceto politico. Non si tratta di fare una nuova Dc. Dobbiamo essere centrali, non centristi”. “L’Italicum disegna un quadro bipolare. Da una parte ci sarà il polo Brancaleone, unito solo dall’ostilità al premier e dalla velleità pericolosa di portare l’Italia fuori dalla moneta unica e dall’Europa. Dall’altra parte ci sarà il partito della responsabilità e della fiducia nel futuro”.
“Contro Renzi armata Brancaleone”
“È vero – ammette Nardella – si sta formando un’armata Brancaleone. Un’ammucchiata tutti contro Renzi. È un fronte vasto, che va da Fassina a Salvini, passando per Grillo e Brunetta. Se il Pd rispondesse schiacciandosi a sinistra, commetterebbe un errore fatale”.
Speranza: “Parole di Nardella inaccettabili”
Le parole di Nardella non sono piaciute alla minoranza Pd. “E’ una prospettiva totalmente sbagliata e inaccettabile” attacca Roberto Speranza intervistato dall’Adnkronos. “Sul piano politico -risponde Speranza- sono contrario alla prospettiva di un partito indistinto che diventa tutto e il contrario di tutto. Destra e sinistra esistono e il Pd è il cardine del centrosinistra”.