Risultati Elezioni Arabia Saudita: donne conquistano seggi
Risultati Elezioni Arabia Saudita donne conquistano seggi
L’ingresso delle donne nelle istituzioni saudite è ora ufficiale, dopo gli esiti del voto per le elezioni municipali, le prime che hanno visto la partecipazione al voto (e tra i candidati) del gentil sesso del regno arabo. Nonostante le prime notizie siano ancora discordanti sull’entità del successo, gli organismi di stampa sono concordi nell’annunciare l’entrata effettiva nei consigli municipali delle prime donne, dopo le precedenti tornate elettorali locali del 2005 e 2011 che avevano visto partecipare al voto (e alle liste) solamente esponenti di genere maschile.
Saudi woman wins seat in historic vote. https://t.co/sJYXxdnEif (Photo: AFP) #Saudiwomenvote #Saudielections pic.twitter.com/SKRqv3rpC4
— Middle East Monitor (@MiddleEastMnt) 14 Dicembre 2015
Risultati elezioni Arabia Saudita, donne conquistano seggi
Il Guardian parla di circa 17 donne elette, mentre secondo Al Arabiya il numero salirebbe sino a 20, una percentuale comunque molto risicata – inferiore all’1% – rispetto al totale dei circa 2100 seggi in palio. Molto bassa anche l’affluenza, che si aggirerebbe attorno al 25% degli aventi diritto.
Hala Aldosari, attivista e ricercatrice specializzata sulla condizione delle donne, sulle pagine di Al Jazeera ha cercato di evidenziare i punti chiave di questa tornata elettorale. Tra gli aspetti positivi, la Aldosari ha evidenziato – oltre ovviamente all’estensione dei diritti delle donne – anche il crescente spazio dato ai consigli municipali, forniti di maggiori poteri per legiferare su questioni come la salute pubblica, la gestione della terra ed altre ancora di attinenza prettamente locale.
Tra le note stonate, invece, la Aldosari evidenzia notevoli complicazioni procedurali che hanno ostacolato l’effettiva partecipazione delle donne, oltre alla propaganda apertamente contraria portata avanti dal Gran Muftì di Arabia Saudita, che prima della decisione storica del defunto re Abdullah aveva considerato il loro coinvolgimento in politica come “l’apertura delle porte al male”.