I tre motivi che decreteranno la fine di Forza Italia
I tre motivi che decreteranno la fine di Forza Italia
L’idea di Berlusconi di correre alle prossime comunali senza il simbolo di Forza Italia ma solo con un raggruppamento di liste civiche ha seminato il panico nel partito azzurro. Renato Brunetta, secondo quanto riporta oggi Repubblica, avrebbe confidato agli amici più stretti di essere pronto a fondare un suo partito qualora venisse “fatto fuori” dall’ex premier. Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, da sempre vicino alle posizioni del Cavaliere, prova a buttare acqua sul fuoco: “Ricorrere alle liste civiche è una ipotesi di cui si è spesso discusso ma non si è mai verificata – dice il presidente ligue ad Affaritaliani.it – Nei grandi centri ci saremo. Ma con l’Italicum dovremmo iniziare a ragionare sì di singoli partiti ma anche di liste uniche competitive col Pd”.
Forza Italia stretta in una morsa
La situazione in Forza Italia rimane comunque tesa. Le finanze risicate, i nomi dei candidati per le comunali ancora da scegliere, i sondaggi impietosi, stanno condannando il partito all’irrilevanza politica. Berlusconi si trova stretto tra due morse: da una parte Renzi e Verdini che continuano ad attrarre l’elettorato (e i parlamentari) del centrodestra moderato, dall’altra Salvini e la Lega che piano piano stanno diventando leader indiscussi della nuova destra italiana. Forza Italia pare ormai un malato terminale.
Forza Italia, il 2016 anno dell’estinzione?
Secondo Repubblica, “il 2016 rischia di segnare l’uscita di scena del Cavaliere”. Per l’ex premier “incombono tre minacce in pochi mesi. Non solo il risultato delle amministrative di giugno. Ma anche la sentenza attesa per maggio della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo che, come hanno spiegato i legali al loro assistito, difficilmente sovvertirà gli effetti della legge Severino riabilitandolo in Italia. E infine la terza mannaia più simbolica che concreta: gli 80 anni tondi che compirà a settembre”.