Immatricolazioni auto, è boom, e l’Italia è in prima linea – Infografiche
Immatricolazioni auto, è boom, e l’Italia è in prima linea – Infografiche
Finalmente una buona notizia dal lato economico. I dati di novembre 2015 evidenziano una ripresa delle immatricolazioni di auto in quasi tutta Europa. Dopo un lungo periodo calo o stagnazione il segno più sul settore automotive è chiaro, e l’Italia per una volta non è fanalino di coda.
Immatricolazioni auto, in Italia +15,5% – infografiche
Infatti l’Italia si pone tra i primi PAesi per crescita di immatricolazioni, +15,4%, superata tuttavia dagli ex PIIGS Spagna, Portogallo, Irlanda, e poi da Repubblica Ceca e Lituania, tutti, tranne l’ultimo con incrementi del 20%.
E’ chiaro come a riprendersi siano quei Paesi che avevano avuto i crolli maggiori e non avevano rinnovato a lungo il parco macchine. Infatti le cifre sono molto più moderate in Francia, Germania, Polonia, Paesi Bassi, Inghilterra, Slovacchia, Paesi che hanno sofferto molto meno la crisi, tutti sotto il 10%, e in Austria ed Estonia c’è addirittura un decremento.
Per tutte le case automobilistiche ci sono miglioramenti, ma il primo posto è di Jaguar, Daimler e Mazda, in generale le giapponesi più piccole vanno bene, tranne Honda, FCA è nella metà migliore, con un +13,69%. Volkswagen ancora non risente dello scandalo delle emissioni nel dato anno su anno, e l’azienda guidata da Marchionne fa meglio anche di PSA, Peugeot, Toyota e Renault
Immatricolazioni auto, FCA tra quelle che più aumentano la quota di mercato – infografiche
FCA in particolare, proprio perchè tra i gruppi più grandi e in crescita più della media, il terzo gruppo per aumento della propria quota di mercato in Europa, con un +0,28%, superato solo da Daimler e Nissan.
Si nota invece la crisi relativa di Volkswagen, che perde quote, come OPEL e PSA
E così guardando alle quote di mercato dei grandi gruppi dell’automotive europeo FCA va al 6,29%, ovviamente lontanissima dal leader Volkswagen, al 24,83%, seguita dalle francesi PSA e Renault al 10,5% e 9,6%.
Potrà forse puntare a superare Ford, Opel e BMW, al 7,3%, 6,8% e 64% rispettivamente, ma la strada non sarà semplice