Quarto e Comacchio: le due sconfitte del M5S
Quarto e Comacchio: le due sconfitte del M5S
C’è un filo rosso, anzi più di uno, che lega il comune campano di Quarto a quello emiliano di Comacchio. Prima di tutto, entrambi i sindaci, Rosa Capuozzo per Quarto e Marco Fabbri per Comacchio, sono stati espulsi dal M5S. La prima per non aver denunciato anzitempo le minacce rivoltegli dal consigliere grillino, Giovanni De Robbio. Il secondo fu espulso per motivi prettamente politici. Rinfreschiamoci la memoria.
Quarto e Comacchio
Fabbri venne eletto sindaco, vincendo il ballottaggio contro il Pd, nel 2012, con il 70%, nella stessa tornata elettorale che incoronò Federico Pizzarotti a Parma. I problemi nacquero nel 2014 quando Fabbri entrò a far parte di una lista unica di amministratori ferraresi per l’elezione indiretta della nuova Provincia. Una strada che, inizialmente, voleva seguire anche Pizzarotti a Parma, ma che fu sbarrata dal no categorico dello staff di Grillo. Fabbri ignorò il divieto: “prima Comacchio, poi il M5S» si giustificò”. Pochi giorni dopo la sua elezione a consigliere provinciale arrivò la notifica dell’espulsione.
Quarto e il precedente di Comacchio
Entrambi i sindaci hanno deciso di non dimettersi. Fabbri, nonostante l’espulsione dal M5S, continua a governare grazie ai suoi consiglieri che lo hanno seguito in blocco condividendo la sua scelta. Tutti quanti si sono riuniti in un gruppo consiliare che si chiama “Ex cinque stelle”, Un precedente che fa ben sperare Rosa Capuozzo. Il primo cittadino di Quarto e la maggioranza dei consiglieri non hanno infatti alcuna intenzione di dimettersi. Per il Movimento 5 Stelle si profila una seconda, bruciante, sconfitta.