USA, la presidenza di Barack Obama: traguardi raggiunti e falliti
Barack Obama: il bilancio di 7 anni di presidenza
Ieri è stato il giorno dell’ultimo discorso sullo stato dell’Unione da parte di Barack Obama in qualità di presidente della Repubblica, visto il doppio mandato in scadenza nel 2016 e l’impossibilità di candidarsi per una terza volta. Il discorso storico chiude la parabola presidenziale del primo Presidente afroamericano della storia degli Stati Uniti d’America.
Nel rivolgersi alla Nazione (qui il testo del discorso completo), Obama non ha mancato di elogiare la figura di Papa Francesco e di ammonire sulla necessità di evitare l’odio nei confronti dei musulmani e di non inseguire la retorica del nation building – una sorta di stoccata al suo predecessore George W. Bush – e dell’esportazione forzata della democrazia nel mondo. Ma l’occasione è stata anche propizia per tracciare un bilancio – ritenuto positivo dallo stesso Presidente – di questa doppia legislatura in fase di conclusione.
Il Wall Street Journal ha stilato una sorta di fact-checking dell’azione governativa, analizzando i singoli punti dell’agenda di Obama e verificando se i traguardi siano stati effettivamente raggiunti o meno.
Barack Obama: gli obiettivi raggiunti
Sono ben 101 i temi presi in considerazione dal quotidiano statunitense (qui un quadro completo). Un terzo di essi – cioè 34 – sono ritenuti traguardi completamente raggiunti. Tra questi, l’impegno a combattere il global warming – con il raggiungimento dello storico accordo di Parigi sul clima – e ad investire in infrastrutture (con un piano quinquennale da 305 miliardi di dollari), oltre che a riformare il programma di sorveglianza nazionale, con l’entrata in vigore del Freedom Act.
Tra gli altri impegni sostanzialmente rispettati vanno segnalati: il mantenimento della spesa sotto controllo per almeno 5 anni – escludendo però le misure introdotte sul versante sanitario, altro traguardo raggiunto – la firma di nuovi accordi commerciali con Sud Corea, Panama e Colombia, la riduzione di almeno 3.5 milioni di disoccupati (grazie al Recovery Act) e il ritiro delle truppe di combattimento di terra dall’Iraq (anche se nel 2014 gli USA hanno avviato nuovi bombardamenti con l’operazione Inherent Resolve, indetta per combattere l’avanzata dell’ISIS: clicca qui per la nostra infografica in continuo aggiornamento).
Barack Obama: gli obiettivi non raggiunti
Sono 34 anche gli obiettivi ritenuti non raggiunti (mentre gli altri 33 obiettivi restanti rientrano nel calderone di quelli non ancora affrontati, in fase di discussione o solo parzialmente raggiunti).
Tra questi, sul versante della politica estera, vi è il fallimento del completo ritiro degli USA dall’Afghanistan e la chiusura della prigione di Guantanamo, senza dimenticare l’assenza ad oggi sia di una legge che autorizzi interventi di terra contro l’ISIS – nonostante i bombardamenti in atto – sia della fine dell’embargo verso Cuba, nonostante il miglioramento delle relazioni che ha condotto alla riapertura delle rispettive ambasciate.
Sul versante della politica interna, il WSJ sottolinea l’assenza di un progetto organico di riduzione delle emissioni – nonostante le proposte avanzate dall’Environment Protection Agency – e la mancata rimozione delle agevolazioni fiscali per le compagnie petrolifere. Manca anche una riforma organica sul versante fiscale e su quello dell’immigrazione.