Primarie Milano: Sala è sempre il favorito
Sembrerebbe non esserci partita nelle corsa delle primarie Milano per il candidato sindaco del centrosinistra meneghino, dal momento che Giuseppe Sala è saldamente in testa nei sondaggi per la partita che lo vede contrapposto a Francesca Balzani – candidata che rappresenterebbe la continuità con il cosiddetto movimento arancione e che molto probabilmente riceverà nelle prossime settimane l’endorsement del sindaco Pisapia – e a Pierfrancesco Majorino, assessore al Welfare e considerato il più a sinistra. Ricordiamo che la coalizione di centrosinistra comprende per ora esclusivamente Pd e Sel. Qui il link ad un articolo del Corriere della Sera che traccia un profilo dei tre candidati.
I motivi del considerevole vantaggio alle primarie Milano dell’ex Commissario di Expo sono sostanzialmente riconducibili a due fattori: da un lato la divisione della sinistra e dell’elettorato più progressista tra Balzani e Majorino, dall’altro un calo del consenso dell’amministrazione Pisapia, soprattutto tra l’elettorato più centrista, di cui Balzani è considerata l’erede più naturale.
La divisione e le polemiche a sinistra nelle primarie Milano
Come è accaduto spesso nella storia recente della sinistra italiana, anche questa volta essa si presenta divisa alle primarie Milano tra Balzani e Majorino, che in questa prima fase di campagna elettorale non si sono certo risparmiati polemiche e gesti provocatori (clamorosa l’esclusione di Balzani dal confronto pubblico tra Sala e Majorino, organizzato da quest’ultimo); l’assessore al Welfare si presenta come l’interprete di una sinistra vicina alle periferie e al sociale, forte anche della notevole rete di rapporti sviluppati grazie all’incarico in giunta, e non manca di attribuire all’avversaria l’etichetta di rappresentante dei salotti buoni e dell’élite radical-chic milanese (provocatoriamente Majorino ha dichiarato di non essere “né con Sala né con i salotti”).
Dal canto suo, l’attuale vicesindaco cerca di presentarsi come garante della continuità dell’amministrazione in carica, in grado quindi di riunire le varie anime del campo progressista. Per questo motivo per le primarie Milano ha ricevuto l’endorsement di importanti personalità della cultura e della politica cittadina, riuscendo nell’intento di mettere d’accordo persino gli sfidanti di Pisapia alle primarie del 2011, l’architetto Stefano Boeri e il costituzionalista Valerio Onida. Lo stesso Pisapia ha dichiarato di non volersi limitare al ruolo di semplice spettatore: sembra ormai questione di giorni un suo supporto pubblico a Francesca Balzani.
Inoltre la candidata alle già infuocate Primarie Milano ha alzato i toni dello scontro con Sala per accreditarsi come l’unica alternativa al Partito della Nazione in salsa meneghina, ribattendo punto su punto ad ogni sua dichiarazione e attaccando i sei assessori uscenti che si sono spesi per il manager, accusandoli di opportunismo e di voler salire sul carro del vincitore.
A complicare ulteriormente il quadro, il leader di Possibile Pippo Civati non sembra intenzionato a deporre le armi, manifestando l’obiettivo per le elezioni amministrative di riunire in una lista le anime della sinistra che non si riconoscono nel mutamento centrista del PD nazionale e locale.
Il calo di fiducia nel sindaco Pisapia incrocia le primarie Milano
L’altra questione significativa riguarda il calo di fiducia dei cittadini milanesi nei confronti dell’amministrazione Pisapia, come riportato da un sondaggio di Euromedia che può essere consultato a questo link. Quel che si evince è un giudizio negativo sull’operato della giunta da parte del 61,5% del campione, insoddisfazione che rimane piuttosto alta anche tra i soli elettori PD (45,4%). Il sindaco in carica sembra avere esaurito la spinta propulsiva del movimento arancione e del civismo della travolgente campagna del 2011, alienandosi il consenso dell’elettorato più centrista e di quella borghesia che lo preferì alla Moratti. Di questa disaffezione dovrebbe soffrire in particolar modo Francesca Balzani, che ne è considerata l’erede politica.
Giuseppe Sala sembrerebbe quindi destinato ad essere il vincitore annunciato di queste Primarie Milano, forte dei sondaggi Ixè riportati dal Fatto Quotidiano che lo danno in testa al 60-64%, con uno stacco considerevole sugli avversari Balzani e Majorino, fermi rispettivamente al 21-24% e al 14-17%. Le primarie del centrosinistra ci hanno comunque abituato a sorprese, come nel caso della stessa Milano, quando nel 2011 Pisapia, sostenuto da SEL, ribaltò i pronostici che davano per favorito Stefano Boeri, indicato dalla segreteria nazionale del PD