Espulsioni M5s, Roberto Fico: “A Quarto il Movimento non c’è più”

Pubblicato il 15 Gennaio 2016 alle 12:22 Autore: Giulia Angeletti
Roberto Fico

L’esponente del Movimento 5 Stelle Roberto Fico, in un’intervista al Corriere della Sera, ha commentato i fatti di Quarto, il comune in provincia di Napoli guidato dal sindaco Rosa Capuozzo recentemente espulsa dal moVimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.

Il sindaco – nonostante gli inviti a dimettersi da parte dei 5 stelle – ha deciso di continuare il suo percorso anche senza il simbolo del moVimento ed ora, a prendere atto della sua “scomparsa” nel comune campano, è proprio uno dei membri del direttorio Roberto Fico: “Di fatto a Quarto il Movimento non c’è più da quando abbiamo espulso il sindaco”, ha dichiarato il deputato pentastellato. Infatti le espulsioni continueranno ed anche a stretto giro, poiché molti consiglieri comunali hanno deciso di continuare ad appoggiare il sindaco Capuozzo e, per tale ragione, verranno espulsi a loro volta.

Il loro allontanamento dal moVimento è ormai deciso e si tratta “solo di formalità”, ha aggiunto Fico, il quale continua a sperare nell’arrivo delle dimissioni della Capuozzo e non perde occasione per marcare la differenza tra il M5s ed il Pd di fronte a casi di questo genere: “Da un punto di vista politico il Pd mi fa ridere: se avessero fatto nei loro comuni quello che abbiamo fatto noi ora vivremmo in un’Italia più onesta”.

Roberto Fico

Sulle unioni civili: “Se un testo finale lo reputiamo buono lo votiamo”

A chi sostiene invece che il M5s abbia in realtà impiegato fin troppo tempo – una settimana, ndr – a chiedere le dimissioni del sindaco Capuozzo, Fico risponde che, tutt’altro, “la gestione è stata molto rapida”, soprattutto rispetto a quella del Pd a seguito dello scoppio dello scandalo Mafia Capitale, “che ha tenuto Roma in scacco per un anno“.

E proprio nei confronti del Pd, la controffensiva è già pronta: ” Andremo nei comuni dove ci sono degli indagati dem a vedere se mettono in pratica lo stesso trattamento che propongono per i nostri eletti”, ha spiegato pungente Fico, il quale poi è passato a parlare del testo sulle unioni civili. Anche se i rapporti con il partito di Renzi si sono inaspriti non ci dovrebbero essere conseguenze per quanto riguarda l’appoggio dei 5 stelle al ddl Cirinnà: “Sia chiaro: noi con il Pd non abbiamo niente a che fare. Sui singoli temi ognuno mette il proprio contributo e se un testo finale lo reputiamo buono noi lo votiamo. Non possiamo far pagare a chi aspetta da tempo dei diritti civili l’immaturità politica del Pd”, ha concluso Fico.

 

L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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